Esercitazione di Protezione civile nei Boschi di Carrega: simulata la ricerca di una persona scomparsa

Un uomo si è perso nei Boschi di Carrega. Ma per finta. Di vero, però, ci sono le operazioni di ricerca, scattate nella mattinata di martedì 24 maggio che hanno visto impegnati per quattro giorni i Vigili del Fuoco, l’Agenzia Regionale Protezione civile, la Polizia locale dell’Unione Pedemontana parmense, i volontari della Croce azzurra di Traversetolo, dell’Assistenza Volontaria di Collecchio-Sala Baganza-Felino e delle associazioni di Protezione civile del territorio. Una ricerca “a pettine” che ha visto l’utilizzo di un drone, del sistema gps per geolocalizzare le zone già battute e di un gommone per perlustrare il Lago della Svizzera. A coordinare le operazioni i Vigili del Fuoco di Parma attraverso l’UCL, una vera e propria sala operativa mobile.

L’esercitazione, iniziata verso le 9 di martedì 24 maggio con l’ammassamento di uomini e mezzi nel parcheggio dei Serragli, è stata la prima di altre simulazioni che hanno riguardato sempre la ricerca di una persona scomparsa e che sono proseguite fino a venerdì 27 maggio sempre all’interno del Parco naturale, tra Collecchio e Sala Baganza. Al primo briefing hanno partecipato anche i sindaci di Collecchio, Maristella Galli, e di Sala Baganza, Aldo Spina, che in caso di emergenza diventano la massima autorità di Protezione civile. Presenti anche il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Gianfranco Tripi e il responsabile del Servizio di Protezione civile dell’Unione e comandante della Polizia locale, Franco Drigani.  

«Le professionalità dei Vigili del Fuoco, del nostro servizio di Polizia locale e della Protezione civile, che può contare su associazioni di volontariato molto vivaci e preparate, rappresentano un grande valore per la nostra comunità –, sottolinea la sindaca di Collecchio, teatro delle operazioni di ricerca –. Queste esercitazioni sono fondamentali per imparare a lavorare insieme in situazioni di emergenza. Ed è ovvio che i periodi di pace sono i momenti migliori per prepararsi ad essere pronti in caso di necessità».

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