Evacuate le persone nelle golene del Po

Si è appena conclusa in Prefettura la riunione del Centro Coordinamento Soccorsi per valutare le conseguenze del transito della piena del fiume Po con livelli previsti superiori alla soglia di allarme nel territorio della Provincia di Parma.

Nella circostanza, alla luce delle rilevazioni agli idrometri di Piacenza e Cremona, l’AIPO stima livello e portata delle acque superiori alla piena del 2014, che aveva allagato anche le golene chiuse. Pertanto sono concreti i rischi sia di sormonto degli argini che le infiltrazioni, i sifonamenti o l’erosione.

Il Prefetto ha perciò nuovamente ribadito ai Sindaci dei Comuni rivieraschi l’assoluta necessità che le golene chiuse abitate vengano sgombrate al più presto, come peraltro già richiesto nelle precedenti riunioni del CCS.

Allo stato, viene confermato che le operazioni sono in corso a Sorbolo Mezzani (per 50 persone ed un allevamento di bovini), a Roccabianca (35 residenti) e Colorno (6 persone in golena Po. Per altre 20 domiciliate in aree golenali del torrente Parma, che potrebbero subire fenomeni di rigurgito, è stata appena adottata una diversa ordinanza di sgombero).

Mentre Sissa-Trecasali non conta residenti in golena, Polesine-Zibello ha evacuato 15 residenti mentre rimane sospesa la decisione per gli ospiti della “Casa protetta”, tutti assistiti da volontari pronti al trasferimento qualora il livello del fiume lo imporrà.

Si ribadisce che le evacuazioni devono essere completate entro le ore 12.00 odierne.

Sono state allestite a Sorbolo-Mezzani e a Roccabianca due strutture di accoglienza per coloro che preferiranno una sistemazione temporanea collettiva, anche se la gran parte degli sfollati ha già trovato una sistemazione privata. E’ in corso di predisposizione con brandine anche il sistema di accoglienza presso il Palazzetto dello Sport di Colorno per ospitare gli eventuali sfollati della golena del torrente Parma.

A livello territoriale, il coordinamento è svolto dai Centri Operativi Comunali.

A partire alle ore 7.00 di stamattina, è iniziata la fase di sorveglianza idraulica degli argini (che si estendono per circa 60 km, un terzo dei quali, quelli più sensibili, viene vigilato con presidi) con il concorso del volontariato, mentre proseguono alacremente le operazioni di rinforzo (con sacchetti e rotoli) in quattro cantieri dislocati nel territorio interessato.

I viadotti che attraversano il Po e collegano questo territorio al Cremonese sono costantemente sorvegliati dalla Provincia di Parma, perchè il crescere dell’onda di piena potrebbe determinare la sospensione della circolazione, quantomeno sul ponte della SP 10 in Comune di Roccabianca (meno probabile appare la chiusura del viadotto SP 343R “Asolana” a Colorno).
Vengono attuati i servizi di controllo del territorio da parte delle Forze di Polizia per evitare accessi indesiderati o che i divieti sindacali vengano disattesi, soprattutto per impedire lo stazionamento in prossimità delle aree golenali.

Tutte le componenti del sistema di Protezione Civile, statali, regionali e provinciali, compreso il volontariato ed i gestori dei servizi essenziali sono pienamente operativi e seguono direttamente l’evoluzione della situazione.

La prossima riunione del Centro Coordinamento Soccorsi è convocata per le ore 18.00 di oggi.

La situazione viene seguita con la massima attenzione anche dalla Sala Operativa Provinciale, alla quale i COC riferiscono ogni situazione di rilievo.

Si raccomanda nuovamente la massima prudenza in prossimità delle aree golenali, evitando lo stazionamento sui ponti e sugli argini.

Parma, 26 novembre 2019

IL VICEPREFETTO VICARIO
(Pomponio)

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