Federconsumatori Parma: “Facciamo chiarezza sulla bufala dei 35 euro nella bolletta elettrica”

La Bussola news. E’ panico tra i consumatori. Da giorni imperversa la bufera mediatica tra Facebook, WhatsApp e vari siti internet o social, creando scompiglio tra gli utenti ed ingenerando la falsa convinzione che presto sulle nostre bollette dell’Energia Elettrica verrà addebitata la somma di 35,00 per compensare una importante esposizione debitoria dovuta a clienti che non hanno pagato i propri consumi. Addirittura si leggono post e messaggi, nei quali viene consigliato di revocare immediatamente la domiciliazione bancaria e pagare con bollettini postali decurtando le somme asseritamente non dovute.

Ebbene, va subito chiarito che si tratta di una falsa notizia e che ciò non corrisponde al vero, pertanto, si invitano tutti i consumatori a NON condividere queste notizie del tutto errate e fuorvianti.

Tutta la vicenda trae origine da un fatto vero, ossia, la delibera ARERA (Autorità di Regolamentazione per Energia, Reti e Ambiente) del 1 febbraio 2018 n. 50, che riguarda i rapporti tra le varie società fornitrici del servizio elettrico ed i distributori, nonché tra questi ultimi e la Cassa per i Servizi Energetici ed Ambientali in relazione al pagamento degli oneri di sistema.
Il mancato pagamento delle fatture comporta un danno anche al distributore di energia che ha già anticipato gli oneri di sistema, sebbene questi oneri spettino al cliente finale.

La delibera riguarda solo una particolare casistica, limitata numericamente e solo una parte degli oneri generali di sistema previsti dalla legge.

Il meccanismo previsto è parziale e circoscritto, finalizzato a garantire il gettito degli oneri di sistema da assicurare per legge e l’Autorità lo ha strutturato in modo da adempiere ad una serie di sentense della giustizia amministrativa che avevano annullato le precedenti disposizioni sul punto.

Infatti, la regolamentazione precedente imponeva ai venditori la prestazione di garanzie finanziarie a favore dei distributori anche a copertura degli oneri generali di sistema, mentre la legge pone tali oneri esclusivamente in capo ai clienti finali.
Al momento non ci sono ancora le cifre reali e l’Autorità afferma che almeno per un anno non ci sarà nessun aumento in bolletta e che se in futuro dovesse esserci, sarà irrisorio.

Va inoltre, chiarito che la delibera emanata da ARERA mira a coprire solamente i crediti inesigibili dei distributori e non quelli direttamente conseguenti alla morosità dei clienti che non pagano le bollette.

In ogni caso, attendiamo ulteriori chiarimenti da parte dell’Autorità e, nel caso si verificassero in futuro comportamenti in danno dei consumatori con addebito in fattura di somme non dovure, Federconsumatori si attiverà immediatamente per contrastare tali condotte ed ottenere il rimborso delle somme pagate dai cittadini ma non dovute.

Avv. Silvia Dodi, consulente Federconsumatori Parma

lombatti_mar24