Fondazione Caterina Dallara inaugura la nuova sede a Varano de’ Melegari: un luogo ispirato e destinato alla comunità

SMA MODENA

La nuova sede della Fondazione Caterina Dallara, sorta nel cuore di Varano de’ Melegari, in via Marconi 5, apre ufficialmente le sue porte con due momenti di festa. Dopo l’inaugurazione per le istituzioni in programma venerdì 20 giugno, sarà la volta dell’inaugurazione pubblica per la comunità, invitata a conoscere i nuovi spazi della Fondazione: sabato 21 giugno 2025, avverrà il taglio del nastro previsto alle ore 17.30, a cui seguirà la visita della sede e un momento musicale a cura del Trio Amadei. L’evento si concluderà con un aperitivo aperto a tutti.

Il progetto architettonico porta la firma di Alfonso Femia (Atelier(s) Alfonso Femia), lo stesso progettista della vicina Dallara Academy, e si inserisce nel paesaggio con un linguaggio contemporaneo e armonico, pensato per dialogare con l’ambiente circostante e favorire la relazione tra persone, idee e generazioni.

“Volevamo che la nostra Fondazione trovasse sede in un edificio oggettivamente bello, ma non imponente – dichiara Giampaolo Dallara, Presidente della Fondazione – attrattivo per stimolare il desiderio di ritrovarsi insieme; evocativo dei sentimenti che ci hanno guidati nella istituzione della Fondazione. Siamo grati allo Studio Femia che ha saputo interpretare e concretizzare con sensibilità il nostro desiderio.”

 

† Papa Leone XIV non darà nessun valore aggiunto alla Chiesa. I preti e le monache sono la parte migliore della società (di Andrea Marsiletti)

 

L’edificio nasce come infrastruttura di comunità, pronta ad ospitare incontri collettivi e laboratori, occasioni di svago, spazi per lo studio e per il coworking, spettacoli teatrali, cinema e dibattiti. Un luogo in divenire che si animerà secondo i bisogni e sotto la responsabilità dei vari attori della comunità.

“Quando una comunità, con le sue diverse generazioni, si ritrova in un luogo creato con cura alla bellezza e ai dettagli, – prosegue Angelica Dallara, Vice Presidente della Fondazione – se ne appropria con rispetto. Nello stesso tempo è orgogliosa di lasciare la sua impronta distintiva generando coesione e idee per il futuro. Così penso che accadrà nella sede della Fondazione, e in questo trovo il senso dei nostri sforzi comuni.”

Seguendo l’esempio dell’adiacente Parco dei Melograni, inaugurato nel 2024, gli interni della nuova sede sono il risultato di un percorso partecipativo, che ha coinvolto numerosi interlocutori del territorio – scuole, enti del terzo settore, istituzioni, cittadini – con l’obiettivo di immaginare come allestire e animare uno spazio, inclusivo e generativo, capace di accogliere attività culturali, sociali ed educative a beneficio della valle e delle sue comunità.

Già a partire da maggio, a edificio terminato, la sede ha attraversato una fase di usi transitori: un periodo di sperimentazione attiva condiviso con le associazioni del territorio e i volontari, durante il quale sono state testate le attività, le modalità di gestione e gli spazi in vista della piena operatività. Condotto con il supporto tecnico di KCity – società specializzata in rigenerazione urbana – questo processo ha rappresentato un vero e proprio laboratorio collettivo, pensato per far emergere il senso del luogo attraverso l’esperienza viva e quotidiana di chi lo abita. Un tempo prezioso, che ha accompagnato la sede verso il suo debutto ufficiale come spazio della comunità.

“Insieme, come farfalle in volo, per immaginare e generare il futuro della nostra Valle” – recita il claim scelto per l’inaugurazione, che richiama l’identità visiva della Fondazione e la sua missione di attivare processi trasformativi capaci di lasciare nel tempo un’impronta duratura.