FP CGIL, FIT CISL e UILTrasporti Parma: “Il Gruppo IREN non rispetta i protocolli, stato di agitazione dei lavoratori”

È stato proclamato nei giorni scorsi lo stato di agitazione sindacale in tutti i settori del Gruppo Iren, dopo l’ennesimo episodio di forzatura e mancato rispetto delle corrette relazioni sindacali da parte dell’azienda.

Iren ha deciso nelle ultime settimane di non rispettare nemmeno il Protocollo Nazionale del 2020 sulle misure di contrasto alla diffusione del Coronavirus e, decidendo in autonomia che non siamo più in stato di emergenza, non convoca e non comunica nulla ai comitati per la sicurezza previsti dall’art.13 del Protocollo e fa rientrare migliaia di lavoratori nelle sedi, con molti uffici condivisi.

Si tratta dell’ennesimo episodio che conferma un atteggiamento ormai costante di Iren di mancanza di corrette relazioni sindacali e mancanza di trasparenza e collaborazione con le rappresentanze dei lavoratori, in una condizione ormai stabile di blocco totale della contrattazione e di continue scelte aziendali sbagliate, nella forma e nella sostanza.

A Parma i problemi aperti e mai affrontati da Iren nel settore ambiente sono tantissimi: forno inceneritore con organico insufficiente, senza un servizio di reperibilità e continuo sforamento dei limiti massimi di straordinario; mancato riconoscimento di livelli e qualifiche in tanti settori aziendali; controlli sulla salute e sicurezza nei servizi in appalto inesistenti, nonostante le ripetute richieste di intervento; appalti al ribasso sui servizi di raccolta rifiuti fuori da ogni regola contrattuale, con i quali l’azienda continua ad aumentare i profitti a danno dei lavoratori e dei cittadini che pagano tariffe per un servizio pubblico che finanzia dividendi sempre più alti per gli azionisti.

A Parma nei prossimi mesi probabilmente partirà la nuova concessione del servizio rifiuti che Iren si è aggiudicata per i prossimi 15 anni e, se l’azienda non cambierà atteggiamento, sarà una partenza problematica. I lavoratori impegnati sugli appalti attendono da tempo una regolarizzazione della situazione e un ristoro per le retribuzioni non conformi ai bandi di gara che fino ad oggi hanno ricevuto, nonostante le molte vertenze in corso.

I lavoratori decideranno nelle prossime assemblee le iniziative di lotta e chiedono ad Iren un cambio di direzione e il giusto riconoscimento del lavoro. Le rappresentanze sindacali ritengono che il tempo sia davvero scaduto e hanno chiesto al Sindaco di Parma un incontro urgente su Iren. La proprietà pubblica non può continuare a chiudere gli occhi sui tanti problemi di un servizio pubblico affidato al privato davanti ai bilanci milionari della multiutility.

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