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22/03/2011
h.15.00
Mercoledì 23 marzo alle ore 21.15 presso il MateriaOFF si terrà il 3° incontro di una rassegna organizzata in collaborazione con il Centro Studi Movimenti di Parma “Fuochi in città – Parma nel Sessantotto”.
L’onda lunga del Sessantotto, scosse nel profondo sistemi di potere differenti, dalle società occidentali ai paesi del blocco sovietico, investendo grandi metropoli e piccole città di provincia. Non fu immune Parma, con le sue esperienze di lotta e mobilitazioni, dalla contestazione studentesca alle nuove forme della conflittualità operaia, dalla politicizzazione del teatro giovanile alle battaglie contro la psichiatria tradizionale, dalle pratiche dei collettivi del dissenso cattolico all’attivismo dei gruppi della nuova sinistra.
I nuovi operai di Marco Adorni
Nel biennio 1968-69 l’Italia fu percorsa da un’accesa ondata di conflittualità operaia, culminante in quello che venne chiamato l’«autunno caldo». Le lotte operaie di quel periodo misero in discussione l’organizzazione capitalistica del lavoro e il livello di democrazia all’interno della fabbrica. I casi delle lotte all’Eridania, alla Salamini e alla Bormioli Rocco di Parma misero in scena i caratteri radicali di una rivoluzione copernicana nei rapporti di lavoro e con le direzioni aziendali e di un inedito protagonismo di giovani operai affrancati ormai dai tradizionali canali della rappresentatività politica e sindacale.