Gentilini (CISL Parma Piacenza): “Scongiurare la chiusura della scuola media di Tarsogno per il bene di un territorio”

confartigianatomaggio
Contabile_giugno24

In concomitanza dell’avvicinarsi del nuovo anno scolastico, resta forte la preoccupazione per la prevista chiusura del plesso di scuola secondaria di I grado di Tarsogno, nel comune di Tornolo, che forse non sarà totale e definitiva ma resta una questione da risolvere di fondamentale importanza.

Cisl Scuola da sempre sostiene l’importanza del supporto alla sopravvivenza delle piccole scuole ed il diritto all’istruzione e alla migliore offerta formativa deve essere garantito anche nei piccoli centri. Ma la scuola è molto di più: la sua presenza rappresenta uno dei cardini chiave per la crescita e la sostenibilità di realtà che vivono se possono contare su tutti i servizi primari che rendono attrattivo anche un piccolo borgo.

Cisl Scuola affronta il tema della sostenibilità della scuola in montagna non solo attraverso l’interlocuzione con i Dirigenti e con l’Amministrazione Scolastica Territoriale ma ritiene altresì necessaria una visione più ampia che superi il tamponamento di situazioni di emergenza talvolta non recuperabili. 

E’ necessaria una strategia sinergica che coinvolga tutti i soggetti interessati, che si confronti e condivida   i problemi del territorio nella loro globalità.  

Infatti al tema dello spopolamento legato alla denatalità si aggiunge anche la migrazione di intere famiglie dai piccoli centri verso agglomerati urbani dove i servizi, i trasporti, l’assistenza medica, le attività economiche sono più a portata di mano. Il depauperamento delle zone montane si traduce in mancanza di cura per il territorio che, di conseguenza, ricade poi su   tutta la provincia non solo dal punto di vista sociale ed economico ma anche ambientale.

 

Aeroporto Verdi: tutto è compiuto (di Andrea Marsiletti)

 

Come sappiamo, la tutela della scuola non rimane nella sola responsabilità dell’istituzione scolastica, ma è priorità di tutta la comunità sociale. Ben vengano gli interventi delle istituzioni e di tutti quanti hanno a cuore il problema, ben vengano i fondi regionali per i progetti che potranno per lo meno avviare un processo di contenimento del problema, ma Cisl Scuola chiede un passo avanti: non solo intervenire in emergenza come si sta facendo da anni, ma dar vita ad una sinergia che permetta a tutti i soggetti interessati, Scuola, enti locali, famiglie, parti sociali, di condividere il proprio contributo.

L’occasione può essere la discussione sulla riorganizzazione del sistema scolastico a livello di istituti e plessi: sappiamo infatti che i piccoli numeri del contesto   Borgotaro e Bedonia richiederanno una riflessione per dare sostenibilità e autonomia agli istituti ora esistenti. Tarsogno è la punta dell’iceberg e quindi occorre   la volontà di mettere in sicurezza tutto il territorio in un contesto di rilancio e di crescita che va comunque ricercato, come hanno fatto altri territori che ci hanno creduto.

Cisl Scuola è disponibile a dialogare, confrontarsi, farsi portatore di un messaggio positivo, ma questa disponibilità non deve essere confusa con l’attesa di azioni che tardano ad arrivare: non solo è necessario scongiurare la chiusura della scuola ma è urgente una visione d’insieme che permetta di mettere le famiglie e tutte le figure coinvolte nelle condizioni di vivere e far vivere le località del nostro appennino senza dover far fronte ciclicamente ad emergenze, complicazioni o disagi, tutti fattori che evidentemente sono causa di abbandono del territorio e di certo non spingono ad investire sulle località appenniniche, così come non invogliano a trasferirsi dalla città alla montagna e favorirne il ripopolamento. Cisl scuola propone a Scuola e Autorità la costituzione di un tavolo tecnico che porti a confronto le diverse esigenze ed esplori tutte le opzioni, affinché gli alunni delle nostre montagne non preferiscano iscriversi in altro territorio e non vada a perdersi un’esperienza scolastica che dà la possibilità di studiare fino alla maturità ai ragazzi che nascono e vivono nei piccoli centri dell’Appennino.

Maria Gentilini – Segretario generale CISL Scuola Parma Piacenza

baganzola