† Dio è giusto, non solo buono. E’ essenziale credere alla ricompensa finale della Storia nel Giudizio universale (di Rodolfo Marchini)

Rodolfo Marchini

TeoDaily – Caro Direttore,

vorrei interloquire sul tuo scritto incentrato sul Giudizio Universale.

Mi era sfuggito quello sul giudizio personale che, alla morte del nostro corpo, a ognuno di noi assegna i tre diversi stati di Cielo, Purificazione e Inferno.

Non posso mancare, invece, a questa tua ulteriore suggestione sul Giudizio Universale che ci riguarderà alla fine dei tempi e che, quindi, ci interroga fin dalla nostra iniziale esistenza.

Tu ne parli, dicevo, in modo suggestivo e senza sbavature. Richiami anche il compito della Chiesa a essere più presente, sia nella catechesi sia nella predicazione quotidiana, a questa verità rivelata che, viceversa, viene tendenzialmente sottaciuta, quando il suo monito sarebbe molto necessario, oggi più che nel medioevo.

In una società, in avanzato declino morale, nella quale ci troviamo, sarebbe molto salutare avere ben presente il destino finale della nostra storia, quale sarà il premio, quale potrà essere l’eterno castigo di ciascuna persona, di ogni nostro simile. Di ogni uomo che vive attorno a noi, che è vissuto prima e che vivrà negli anni a venire, fino alla fine dei Tempi della Storia. Per chi crede, ovviamente, come ci ricordi tu, in un Dio Giusto e non solo in un Dio Buono, è essenziale credere nella ricompensa finale della Storia con la condanna definitiva del suo Male.


TeoDaily

Teologia, religione, spiritualità


Non si tratta cioè di una salvezza solo personale, ma dell’insieme complessivo dell’intera umanità nella sua continua correlazione con Dio. Una correlazione determinata anche attraverso i tanti profeti e, in primis, il Figlio Crocefisso, Testimone supremo di Verità.

Senza voler indicare il compito di chi deve tener fede alla Verità Rivelata, cioè ogni Cristiano, il Mondo e la Storia, che è la nostra storia, sarebbero molto meno malati, sarebbero più confacenti al desiderio di convivenza pacifica insita nel cuore e nella mente della maggior parte di noi, se la Prospettiva finale ci fosse chiara, lucida e sublime come seppe genialmente interpretare il grande Michelangelo!

Rodolfo Marchini

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