Il 24 marzo scorso, nel piazzale antistante alla Casa della Musica (P.le San Francesco 1), è stata posata ed inaugurata la scultura raffigurante Giuseppe Verdi seduto su una panchina, ad opera dello scultore Sergio Brizzolesi. La scultura, del peso di un quintale e trenta chili (con la panchina arriva a circa due quintali), è stata donata al Comune di Parma dall’Associazione Comitato Promotore per la Scultura di Verdi, formato da Davide Battistini, presidente, Eddy Lovaglio e Claudio Caggiati.
Considerata l’importanza di questo monumento dedicato al più grande compositore di tutti i tempi, il Comitato ha deciso di redigere un catalogo che rappresentasse tutte le fasi della lavorazione della scultura con iconografia esaustiva (foto di Marco Repetti e Gianmatteo Palese), con testi di Marzio Dall’Acqua, Giorgio Seveso, Stefano Fugazza e Eddy Lovaglio.
“Il mio amico Giuseppe Verdi”, questo il titolo della pubblicazione, è stato presentato questa mattina presso l’Auditorium della Casa della Musica, insieme al modello in scala della statua.
“Giuseppe Verdi è il secondo italiano più conosciuto al mondo e il compositore più eseguito. Questi due prodotti sono un modo per veicolare la sua figura e per promuovere Parma al di fuori dai confini nazionali. – ha spiegato Davide Battistini – L’idea di avere un dono prezioso, unico, come il modello, è uno dei modi più belli per presentare la nostra città”.
Il catalogo, invece, racconta il progetto scultura, ma presenta anche i monumenti dedicati a Giuseppe Verdi, e offre una panoramica sulle statue sedute in panchina che, in Italia e all’estero, rappresentano personaggi storici o di fantasia; non mancano gli interventi sul valore artistico ed estetico della scultura di Sergio Brizzolesi, e sulla “piazza musicale per Giuseppe Verdi” ovvero il piazzale San Francesco.
Ma, soprattutto, come ha sottolineato Marzio Dall’Acqua, racconta “la storia del gruppo di lavoro che si è creato”, quello che è riuscito a realizzare un sogno, quello di regalare alla città una statua, non un monumento.
“Il monumento presuppone il culto, la grandiosità, è respingente. Noi abbiamo rifiutato il culto offrendo un Giuseppe Verdi dialogante che dà un senso di quotidianità; non quella monumentale, ma il dialogo quotidiano con chi arriva. Non abbiamo abbassato Verdi, nessuna lesa maestà. In tutto il mondo abbiamo statue di questo tipo. Oggi il monumento non può che essere inserito nella vita, nel quotidiano, nello spazio in cui ci muoviamo” ha aggiunto.
Nel catalogo, oltre al ringraziamento a Davide Lanzi della Matthews International S.p.A., trovano spazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto: San Polo Lamiere, Boni S.p.A., Salumificio S. Pietro S.p.A., Overmach S.p.A. – Macchine Utensili, Galloni Costruzioni S.r.l., Sinapsi Group S.r.l., Associazione Verdissime.com, Skidata Italia S.r.l., Arti Grafiche Turini S.p.A., Dallara Automobili.
Il catalogo, edito da MUP- Monte Parma Università Editore e stampato da Grafiche Step, con prefazione del sindaco Federico Pizzarotti, diventa così un vero e proprio volume prezioso che va ad arricchire la libreria Verdiana e l’offerta turistica.
A tale proposito il Comitato ha voluto aggiungere un altro fiore all’occhiello di questo progetto: un modellino in scala alto 23,5 centimetri coniato in soli 99 esemplari autenticati dallo scultore Brizzolesi. Una vera e propria opera d’arte, realizzata in bronzo con antiche tecniche di fusione a cera persa dalla fonderia Caggiati – Matthews International S.p.A che i collezionisti, i turisti e gli appassionati verdiani potranno acquistare per portare nella propria casa un po’ della magia di piazzale San Francesco.
“Parma aveva bisogno di un Verdi seduto, non di un Verdi in piedi” ha concluso lo scultore, al quale è stato donato uno dei modelli. Un modo per evitare qualsiasi malinconia. “Mi sembra di avere vissuto con il Maestro un anno intero: nelle fasi della lavorazione era con me. E io ho seguito i suoi consigli” ha spiegato.
Le prime dieci statue saranno offerte in omaggio a coloro che hanno sostenuto il progetto; le restanti 89 saranno disponibili per l’eventuale acquisto.
Per informazioni info@amicoverdi.com.