Gli ex di Civiltà Parmigiana: “Dario Costi è il nostro presente e il nostro imminente futuro”

“Siamo qui per ragionare della candidatura a sindaco di Parma di Dario Costi” dichiara l’ex assessore comunale di Parma Roberto Lisi, che ha aperto la serata di “Parma in testa”, l’associazione che raccoglie tanti aderenti dell’ex movimento civico di Civiltà Parmigiana di Elvio Ubaldi. “Abbiamo deciso di rimetterci in gioco per ridare smalto alla città di Parma dopo dieci anni bui. Si è passati dalle dichiarazioni elettorali di Pizzarotti che avrebbero dovuto passare sul suo cadavere per costruire l’inceneritore a oggi che Iren è il maggiore sponsor delle iniziative del Comune di Parma.”

“Rivedo oggi lo spirito di allora” dice Giuseppe Dallara, uno dei fondatori di Civiltà Parmigiana che ha preceduto l’intervento di Aldo Usberti, il primo firmatario davanti al notaio della lista civica di Civiltà Parmigiana.

Impossibilitata a partecipare in persona, Federica Ubaldi, la figlia dell’ex sindaco, ha mandato un video nel quale ha ricordato le motivazioni che l’hanno portata nei giorni scorsi ad annunciare il suo impegno nella prossima campagna elettorale: “Mio padre era il padrone di casa della città che controllava che tutto andasse bene. Aveva un’idea di Parma ben chiara in testa, a differenza dell’Amministrazione attuale che invita le persone a parlare di programma offrendogli la pizza. Altri dieci anni così non ce li possiamo permettere. E’ per questo che abbiamo decisi di impegnarci di nuovo. Quando Dario Costi ci ha proposto la sua idea e il suo progetto civico abbiamo tutti tirato un sospiro di sollievo. Costi è il nostro presente e il nostro imminente futuro.”

Ha concluso la serata Dario Costi: “Ringrazio per la fiducia che mi è stata accordata da subito. Vogliamo proporre una città diversa e accogliere chi intende portare un contributo. Ringrazio Azione (ndr. il coordinatore provinciale di Azione Massimo Pinardi era presente tra il pubblico) e alcuni amici di Italia Viva che si sono avvicinati a noi. Oggi rinnoviamo un laboratorio politico che ha fatto scuola, non solo a Parma. Chiunque può partecipare, anche i partiti, senza simboli e rigidità, perchè conta l’obiettivo che abbiamo in testa. In questi giorni mi stanno avvicinando persone di destra e di sinistra, che capiscono che questo è il progetto che serve alla città. Abbiamo vissuto anni di degrado, inefficienza, distacco, una condizione di abbandono della città. Dobbiamo prenderci cura di Parma, come hanno fatto le amministrazioni Ubaldi. Questo è quello che oggi manca. Parma ha grandi potenzialità represse da una gestione sbagliata. In questi giorni stiamo organizzando dei worskshop con esperti dei vari settori, non con i segretari dei partiti senza alcuna competenza che limare le parole per non dare fastidio a nessuno. Noi sappiamo chiaramente dove vogliamo andare. In questi giorni leggiamo di trattative, ricatti, fumo per nascondere l’assenza di contenuti. Mi hanno offerto di diventare vicesindaco di questo raggruppamento di sigle, e gli ho detto no subito, senza esitazioni. Non mi interessa il posizionamento personale, mi interessa cambiare completamente le regole di questo gioco. La vecchia logica non può funzionare più, Parma non si compra, nè si può pensare che qualcuno la guidi da fuori. La città ha eccellenze straordinarie nei campi della sostenibilità, del sociale, del volontariato, delle imprese, delle start up. Dobbiamo ricordare a tutti i parmigiani l’orgoglio di essere di Parma e trasformare le nostre identità in una sfida collettiva”. PrD

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