Credo che il voto in consiglio comunale sull’allungamento della pista dell’aeroporto meriti un commento finale, a bocce ferme, a sangue freddo.
Una giunta che su una delibera politicamente così rilevante (quasi ininfluente perchè consultiva, invece, da un punto di vista amministrativo) prende 6 voti contrari su 21 di maggioranza è un episodio che lascia il segno e apre una ferita.
Però alla fine la delibera è passata, con più voti di quelli potenziali della maggioranza, come già nel caso della delibera sul futuro delle Fiere di Parma. E’ una caratteristica del sindaco Guerra quella di riuscire ad andare oltre i numeri della sua maggioranza nei momenti clou più importanti e complicate.
Rimane il fatto che la delibera è passata solo grazie ai voti di gran parte della minoranza, che ha rinunciato a dare la spallata al Comune, mettendo davanti l’interesse della città. Io non so se al loro posto avrei fatto lo stesso, perchè temo avrebbe prevalso in me lo spirito di parte e la voglia di immediata rivincita elettorale. Tanto di cappello, quindi, a Priamo Bocchi, che in un anno e mezzo ha accreditato la destra come forza di governo in una città medaglia d’oro della resistenza. Chi oggi associasse la figura di Bocchi a spettri del passato semplicemente si coprirebbe di ridicolo. Credo non oserebbe farlo neppure il più anti-anti-antifascista del centro sociale più trotzkista che vede del fascismo anche sotto il suo letto. Bene anche Pietro Vignali che, a mio giudizio, ha fatto il più bel intervento in consiglio comunale, e sarebbe perfetto se non riportasse ogni volta le lancette a 20-25 fa paragonando il presente a quando lui era assessore o sindaco. Federica Ubaldi e Serena Brandini stanno crescendo non solo in competenza, ma anche in autorevolezza, gemelle diverse sì, ma entrambe futuribili.
Credo che alla fine, osservandolo con distacco a distanza giorni, il voto espresso dai sei consiglieri comunali di maggioranza possa rientrare nella casistica dell’incidente di percorso, perchè si trattava di materia controversa, dove ciascuno aveva delle ragioni, ma forse nessuno ragione, dove le parole in campagna elettorale erano state pesanti, nette ma anche opinabili, nel momento in cui le due priorità contemporaneamente dichiarate erano il no ai cargo e il sì allo sviluppo passeggeri che di sicuro è spinto dall’allungamento della pista. Anche il sindaco Ubaldi ricevette voti contrari da parte di suoi consiglieri, ad esempio sul Ponte a Nord, il sindaco Vignali perse subito il voto favorevole in consiglio dello stesso Ubaldi per poi alla fine la maggioranza stessa, il sindaco Pizzarotti subì la fuoriuscita dalla sua maggioranza del gruppo del M5S, poi dei Radicali.
Quello dell’Amministrazione Guerra è stato un incidente di percorso grave, ma sono convinto occasionale. Forse l’ultimo. L’ultimo perchè è evidente che non potrà esserci una seconda volta, perchè Guerra non l’accetterà.
Nei prossimi mesi e anni il sindaco dovrà discutere, anche di più di quanto fatto finora, con assessori e consiglieri, proporre le sue soluzioni, trovarne di condivise, imporsi se necessario, ma quando le maggioranze dei vari gruppi stabiliranno una linea tutti i consiglieri saranno obbligati a seguirla. Ai bei tempi si chiamava “centralismo democratico”, oggi rispetto dei principi democratici. Al di fuori di essi non possono che esserci frazionismo, individualismo, protagonismo che porterebbero a dissidi e a inevitabili espulsioni dal partito… negli anni d’oro i sabotatori dell’URSS li andavano a prendere anche in Messico.
La questione sull’allungamento della pista, impestata fin dalla campagna elettorale, può essere davvero essere l’eccezione, ammissibile, che conferma la regola.
Guerra, ancora più di un anno fa, molto più di un anno fa, appare l’unica salvezza del centrosinistra di Parma. Nel 2022 anche altri avrebbero vinto le elezioni comunali per il centrosinistra, oggi non avrebbero scampo. E’ di un’evidenza lampante per chiunque. Non deve sfuggire, pertanto, che chi nel centrosinistra più attaccasse Guerra più si indebolirebbe, e di conseguenza, più lui viene attaccato più si rafforza internamente perchè i suoi avversari si indeboliscono mentre lui è insostituibile. Guerra ricorda il personaggio Obi-Wan Kenobi di Star Wars quando dice a Dart: “Non puoi vincermi, perchè se mi colpisci io diventerò più potente di quanto tu possa immaginare.”
Senza Guerra non ci saranno Lavagetto, De Vanna, Marsico, Vanolli, Oluboyo, Campanini o Jacopozzi, ci sarà Priamo Bocchi, già al primo turno, senza neppure che questi abbia bisogno di stampare i santini elettorali.
Un esito scontato che non ci vuole un genio per prevederlo.
Anche un partito che a Parma ha perso per 25 anni di fila, con un pò di sforzo, può arrivarci.
Andrea Marsiletti