I consiglieri PD 2007-11: “Siamo allarmati, Vignali rivendica il progetto di ghettizzazione degli anziani non autosufficienti”

Giorgio Pagliari

“Vignali voleva realizzare dieci anni fa il WCC e lo cita adesso, in una dichiarazione riportata dalla stampa agli inizi di maggio, come soluzione per l’assistenza agli anziani. Ciò che allarma di queste dichiarazioni (che tirano in ballo addirittura la figura di Mario Tommasini, lontanissima dall’orizzonte di riferimento del candidato di centrodestra), è la rivendicazione di quell’aberrante idea del Welfare Community Center, un gigantesco cronicario con servizio pompe funebri dove ghettizzare gli anziani non autosufficienti. E’ questo che il candidato del centrodestra vuole per la città, provando a farlo passare come un progetto diverso, oppure, a distanza di tempo, ammette uno dei propri errori?”.

E’ questo l’intervento a firma dei consiglieri comunali PD e delle forze di opposizione in carica tra gli anni 2007 e 2011, Franco Torreggiani, Carla Mantelli, Maurizio Vescovi, Matteo Caselli e Giorgio Pagliari, in merito al progetto che l’attuale candidato del centrodestra ha riportato all’attenzione della città intervenendo a proposito di servizi socio-assistenziali.

“Una delle battaglie vinte tra il 2007 e il 2011, è stata quella a tutela della popolazione anziana non autosufficiente che l’allora amministrazione Vignali voleva emarginare e ghettizzare in una gigantesca struttura, il cosiddetto Welfare Community Center che comprendeva in modo molto significativo anche il servizio di pompe funebri, destinata a sradicare le persone dal proprio ambiente domestico. Nel perfetto stile dell’amministrazione Vignali, non ci fu alcun tipo di partecipazione né di condivisione su di un progetto dai contorni oscuri – proseguono gli ex Consiglieri PD – Nell’area tra via Sidoli e via Budellungo, tra via XXIV Maggio e via Nenni, doveva sorgere una struttura di diciassette casette per 360 posti letto che avrebbe dovuto concentrare tutti i servizi per anziani non autosufficienti della città. Per realizzare questo progetto, con un appalto da 58 milioni di euro, dei quali 36 ricavabili dalla vendita di tutti i beni dell’Asp, la giunta Vignali provò a non passare mai dal Consiglio comunale, cosa che non riuscì perché il gruppo PD, insieme alle altre forze di opposizione, convocò sedute straordinarie, organizzò una raccolta di firme tra i cittadini e coinvolse enti, associazioni e sindacati. In tal modo fu possibile bloccare il progetto WCC.

Il gruppo del PD ne presentò uno alternativo, che avrebbe consentito di accogliere gli anziani non autosufficienti in strutture più piccole, situate nei diversi quartieri e più vicine alle famiglie. Alla base c’era un’idea radicalmente opposta rispetto a quella di Vignali: l’anziano come persona da rispettare nei suoi diritti e, per questo, da tutelare nei momenti di massima debolezza, sempre e comunque rifuggendo da quella visione che anni dopo Papa Francesco definirà dello scarto. Abbiamo la certezza – concludono gli ex consiglieri – che con Michele Guerra sindaco il rischio di un modello di assistenza alle persone così negativo non potrebbe mai esistere”.

lombatti_mar24