I danni delle piogge non risparmiano il Parmense

SMA MODENA
lodi1

29/04/2009
h.20.00

Continua a piovere nel Parmense e anche se la situazione è sotto controllo, la piena del Po al momento è contenuta, e si viaggia su tutte le strade provinciali, sono tanti i comuni che lamentano danni. Oggi pomeriggio, alla riunione convocata in Provincia dal presidente Vincenzo Bernazzoli con l’obiettivo di fare tempestivamente un quadro preciso di quanto sta accadendo, i sindaci e gli amministratori dei comuni hanno presentato la lista.
Sono frane e smottamenti, strade comunali che si son dovute chiudere, una decina di abitazioni e unità produttive allagate, piccolissime frazioni isolate: tante situazioni che sommate diventano un elenco piuttosto serio. Salsomaggiore, Fidenza, Pietra Mogolana di Berceto, Medesano, ma anche in molti centri della montagna est si è dovuti intervenire in fretta.
Al momento la Provincia ha 34 punti “caldi”: in alcuni i cantieri sono aperti mentre in altri si sta lavorando alla progettazione e entro maggio dovrebbero partire tutti gli interventi per complessivi 3 ml di euro. Le situazioni più critiche sono sulle provinciali n 28, la fondovalle Ceno, in cui si contano quattro frane, cinque sulla provinciale 259 Salso – Bardi, 2 sula 523 Cento croci e 4 sulla provinciale 54, delle Terme.
A preoccupare è anche la mancanza di risorse. La Provincia di Parma ha avuto da ottobre ad oggi, contando i disastri provocati dall’emergenza causata dal vento, quella del terremoto del 23 dicembre, le piogge di febbraio e quelle di questi ultimi giorni, danni per 250ml di euro. E anche se per il terremoto sono stati stanziati per le tre Provincie coinvolte 34 ml di euro, è evidente che la situazione non è affatto rosea soprattutto se si considera che, a livello nazionale, non sono ci sono risorse per la difesa del suolo e che a livello regionale quelle che finanziano gli interventi di somma urgenza (la legge 1010) sono state esaurite nei primi quattro mesi dell’anno e che il fondo regionale per la Protezione Civile ammonta a 10ml di euro.
Una situazione che ha fatto spedire al Presidente Bernazzoli, già oggi, la richiesta di emergenza inviata alla Regione Emilia Romagna per segnalare questa forte criticità.
“Le conclusioni concordate con il presidente Bernazzoli e condivise con i rappresentanti di Aipo e Consorzi di Bonifica che erano presenti al nostro incontro ci fanno dire che chiederemo alla Regione di reperire delle risorse per finanziare almeno gli interventi urgenti per strade interrotte, case isolate o danneggiate – spiega l’assessore provinciale alla Protezione Civile Gabriele Ferrari – Lo stato di emergenza chiesto stamattina sarà corredato dall’elenco puntuale dei danni che i sindaci ci faranno avere. Abbiamo anche concordato di attivare un tavolo interistituzionale con la Provincia, la Regione, i Consorzi di Bonifica e i Servizi tecnici di bacino per gli interventi di messa in sicurezza e le manutenzioni perché siano realizzate in modo coordinato e non frammentato. In secondo luogo il tavolo dovrà affrontare il tema dei fanghi cioè la pulizia di canali e fossi, un tema serio e complesso al quale a breve dedicheremo, su proposta dei consorzi di bonifica, anche un seminario per trovare modalità per una rapida soluzione del problema”.