Il Milan fa sul serio (di Gianni Bandiera)

L’ottava di serie A si è spenta con la vittoria del Milan a Napoli. Vittoria strameritata e netta. Alla vigilia erano pochissimi ad aver puntato sui rossoneri.

Durante la scorsa estate la società rossonera ha sfruttato bene lo sliding doors confermando Pioli alla guida della squadra. Mai scelta fu più azzeccata. L’alchimia che si era venuta a creare dopo il lockdown tra Pioli, Ibra e gli altri giocatori doveva essere preservata. E così il Milan continua sulla stessa falsariga del finale di stagione 2019/20. Una miscela vincente, quella milanista, che può durare a lungo. Non sappiamo se il Milan, oggi in vetta, potrà seriamente ambire allo scudetto, ma se Ibra continua a mantentere questi ritmi, e se il suo infortunio alla coscia non è grave, resterà una delle protagoniste del campionato.

A proposito di favorite, se il Milan è una “mezza” sorpresa il Sassuolo, soprendente secondo, è la “vera” sorpresa. Vince a Verona sfruttando la maggiore classe dei suoi uomini dato che il Verona è un Sassuolo in miniatura. Verona che colpisce, anor del vero, anche quattro legni ma questo non inficia sul giudizio sulla squadra emiliana che ormai sembra reggere anche la pressione che la classifica le sta dando. De Zerbi ha sempre dimostrato di essere un grande allenatore, uno che chiede ai suoi di giocare divertendosi e dando a ciascuno un ruolo preciso. Le qualità dei singoli al servizio della squadra. Sembra banale ma è questa spesso è la ricetta che funziona.

Scorrendo la classifica si nota come Juve, Napoli e Inter siano attardate.Un ritardo colmabile ma che dovrebbe insegnare le vere favorite dello scudetto e farle capire dove hanno sbagliato.

Il Napoli visto ieri sembra la brutta copia di quello ammirato fino a poche giornate fa. Siamo sicuri che Gattuso sappia fare tesoro della situazione. Far giocare tutti quei trequartisti non può far altro che intasare la squadra in avanti senza dare i giusti equilibri. Mancava Osimhen ma Gattuso non si appella a nessun alibi. In coferenza stampa se la prende con lo spirito di squadra ma una riflessione sul modulo andrebbe fatta.

Il Napoli di questo periodo somiglia molto alla Juve degli inizi quando il centrocampo era un caos assoluto e le idee di Pirlo restavano sulla lavagna negli spogliatoi.

Il Cagliari non era prova probante ma si sono visti alcuni segnali di ordine tattico, aggressione sulla palla e difesa alta – complimenti a De Ligt e Demiral. Su CR7 abbiamo terminato i complimenti. Segna con una facilità assoluta. La classifica marcatori vede Ibra a 8 reti, Cristiano a 6 insieme a Belotti e Caputo a 5.

La Roma batte un brutto Parma con un Mkahtaryan in grande spolvero, per gli amanti della bellezza del pallone da rivedere la seconda rete dei giallorossi.

Capitolo a parte l’Inter. Siamo d’accordo con Conte non puoi regalare un tempo a nessuna squadra del nostro campionato. Neppure a questo Toro disastrato a cui viene a mancare anche Belotti nel riscaldamento. Ah si può sempre cantare la canzoncina “pazza Inter” ogni volta che rimonta partite coem ieri pomeriggio. Una squadra che ambisce allo scudetto, dovrebbe dare sempre prova di stabilità non di schizofrenia.

I neroazzurri di Bergamo invece impattano a Cesena contro uno Spezia non più cenerentola della serie A. L’anno della consacrazione sta dimsotrrando che il passaggio da sorpresa a realtà passa attraverso periodi difficili.

Insomma, un campionato che darà molto lavoro supplementare agli allenatori che ancora non hanno trovato la quadratura del cerchio. Juve e Inter, e appena dietro il Napoli, erano date come le favorite dello scudetto ma devono ancora cresere se vogliono davvero portare a casa il titolo.

Da domani tornano le coppe e da qui a Natale sarà un susseguirsi frenetico di impegni- coppe Europee, coppa Italia e campionato – e forse dopo questo turbillon di impegni si potrà comprendere meglio la direzione del nostro campionato.

Alla prossima,

Gianni Bandiera

perlavalbaganza