Il rischio della vittoria perfetta di Annibale De Vanna a Canne (di Andrea Marsiletti)

SMA MODENA

Francesco De Vanna è il nuovo segretario cittadino del Pd di Parma.

Ma sì, lo so, mancano ancora due congressi di circolo (Montanara e Cittadella) per avere i risultati definitivi ma oggi De Vanna è al 67% dei consensi (leggi) e c’è da scommettere la percentuale crescerà ancora.

La cavalcata di De Vanna è stata trionfale, culminata in quel 48-1 nel Circolo Pd Molinetto che altro non è che un’ostentazione tanto di potere quanto di magnanimità.

Sarà quindi De Vanna a guidare il Pd alle prossime elezioni comunali di Parma.

E quindi?

E quindi sarà lui e la sua maggioranza a comporre la lista del Pd nel 2027.

E quindi?

E quindi non cambia niente perchè Francesco De Vanna, da persona intelligente qual è, sa che per vincere contro il civismo di un Pietro Vignali in grande spolvero o di una Federica Ubaldi in crescita dovrà per forza mettere in lista i migliori. E tra i più votati alle comunali 2022 svettano con grande distacco i supporter di Marsico (sul podio Lorenzo Lavagetto 1.153 preferenze, Caterina Bonetti 674, lo stesso Manuel Marsico 665. De Vanna in quarta posizione con 549).

 

† Papa Leone XIV non darà nessun valore aggiunto alla Chiesa. I preti e le monache sono la parte migliore della società (di Andrea Marsiletti)

 

De Vanna ripartirà da chi, fuori dai circoli Pd, raccoglie i consensi maggiori tra i cittadini, più di tutti i suoi sostenitori messi assieme. Non potrà farsi condizionare dal 9-2 a Golese su Marsico o dal 5-1 al San Leonardo, ovvero in angusti contesti di partito che rappresentano lo 0,02% dell’elettorato.

La sua vittoria, nettissima, potrebbe rivelarsi addirittura negativa per il Pd e per Guerra nei suoi effetti a lungo termine qualora portasse a regolamenti di conti, divisioni interne, epurazioni.

Ce lo insegnano il Pd in primis, e la storia in innumerevoli casi.

Tutti conosciamo, ad esempio, la battaglia di Canne (216 a.C.) durante la Seconda Guerra Punica. Annibale, generale cartaginese, inflisse a Roma una delle peggiori sconfitte di sempre, accerchiando e annientando un esercito romano di oltre 50.000 uomini. Fu una vittoria tattica perfetta, studiata ancora oggi nelle accademie militari.

Ma divenne una sconfitta a lungo termine. Roma imparò dai suoi errori, adottò nuove tattiche e logorò Annibale con una guerra di attrito. Annibale non ricevette rinforzi da Cartagine e non riuscì a capitalizzare il successo. Alla fine fu sconfitto a Zama da Scipione l’Africano.

La parabola di Annibale insegna che una vittoria può illudere, ma senza visione strategica e senso politico può trasformarsi in una sconfitta epocale.

Lo sa bene Paolo Scarpa che proprio nella sua vittoria fratricida alle primarie di Parma costruì la premessa per la sua disfatta al ballottaggio contro Pizzarotti.

Ma si sa, “la storia insegna, ma non ha scolari”, diceva Antonio Gramsci.

Vedremo.

Andrea Marsiletti

PS: Mi sia consentito ricordare Michele Vanolli (è ancora in vita, per carità di Dio!), il segretario cittadino uscente che ha riportato i dem alla vittoria dopo 30 anni di sconfitte in città. Se pensiamo a che roba è stata per mezzo secolo il Pd di Parma bisogna riconoscergli che ha fatto un miracolo. I libri di storia scriveranno che Annibale e Scipione l’Africano erano due pivelli a confronto a Vanolli.