Il Parma batte la Fiorentina e rimane in serie A. D’Aversa: “Un grande gruppo”

foto: parmacalcio1913.com

Parma-Fiorentina 1-0

Marcatori: 36′ st Ceravolo

PARMA CALCIO 1913: Sepe, Iacoponi, Stulac (23′ st Scozzarella), Ceravolo, Barillà, Gazzola, Gervinho (cap.) (8′ st Grassi), Gagliolo, Kucka, Sprocati (39′ st Dimarco), Bastoni.
A disposizione: Frattali, Brazao, Machin, Gobbi, Siligardi, Dezi, Biabiany.
All.: D’Aversa.

ACF FIORENTINA: Lafont, Biraghi, Milenkovic, Ceccherini, Gerson, Simeone (24′ st Muriel), Mirallas (27′ pt Dabo) (38′ st Vlahovic), Veretout, Benassi, Chiesa (cap.), V. Hugo.
A disposizione: Terracciano, Brancolini, Norgaard, Hancko, Montiel, Pezzella, Fernandes, Vlahovic, Antzoulas, Ferrarini.
All.: Montella.

Arbitro: Sig. Piero Giacomelli di Trieste. Assistenti: Sigg. Ciro Carbone di Napoli e Damiano Di Iorio di Vco. IV Uomo: Sig. Antonio Rapuano di Rimini. V.A.R: Sig. Maurizio Mariani di Aprilia. A.V.A.R.: Sig. Dario Cecconi di Empoli.

Note – Calci d’angolo: 3-7. Ammoniti: Benassi (F). Recupero: 2’pt, 4’st. Spettatori: 17.333 (12.959 abbonati, 4.374 paganti di cui 760 ospiti) per un incasso di 150.950,82 Euro.


Al termine del match concluso per 1-0 tra Parma e Fiorentina, Mister Roberto D’Aversa ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del Tardini.

Ecco le sue parole:

“Se ci speravo? Faccio un ruolo per il quale sono il primo a crederci. Mi sono commosso, sono andato a prendere mio figlio dall’altra parte del campo e sono commosso perchè abbiamo raggiunto un obiettivo dopo un anno travagliato, siamo partiti bene nel girone d’andata ma nel finale abbiamo rischiato di compromettere un’intera stagione. L’allenatore si sente sempre responsabile, so quel che vado a rappresentare: un club importante e con una tifoseria importante. Ci tenevo, per me ma soprattutto per questi ragazzi, per quel che hanno dato ogni giorno. Ci tenevo anche per la società e per la gente: seppur possiamo aver commesso degli errori, ma dal punto di vista dell’attaccamento alla maglia mi sento molto fortunato ad avere un gruppo così e lo hanno dimostrato anche oggi perchè qualcuno è andato in campo non in condizioni ottimali. Siamo stati rappresentati da un gruppo con uno spessore umano importante”.

“C’era la volontà da parte di tutti di raggiungere questo obiettivo da parte di tutti, perchè tutti hanno partecipato a questo obiettivo: è molto importante sentire la compattezza. Era importante per il club, la città, tutti. Cosa chiedo ora? Solo qualche giorno per staccare, ora è il momento di goderci il risultato ottenuto con sacrifici, poi parleremo e chiariremo alcune situazioni da migliorare, vero che ogni anno siamo stati bravi e fortunati a vincere il campionato e cambiare sempre qualcosa, ma bisogna sempre lavorare per migliorarsi, ma è un discorso che faremo più avanti. Gervinho si è fatto male dopo un quarto d’ora, Siligardi ha fatto riscaldamento e poi non è stato disponibile per la partita; la fortuna non è stata dalla nostra parte; gran parte del campionato lo abbiamo fatto senza il centravanti e non è semplice giocar bene senza giocatori importanti ma non ci siamo mai afflitti cercando di lavorare. Siamo stati abituati durante l’arco del campionato a questa situazione e oltre a questo c’era la difficoltà legata all’avversario: la Fiorentina se la andiamo ad analizzare è una rosa importante, ma questo dimostra che quando c’è qualche mancanza tecnica ci si arriva con il cuore. Da quando sono arrivato, da questo punto di vista mi ritengo molto fortunato e di questo ringrazio tutti“.

“Credo ci sia ancora un problema culturale, non si accetta ancora ovunque la sconfitta, basta vedere quel che succede con Allegri alla Juve. Il mio ruolo è soggetto a critiche, mi sta bene, ma l’importante è che i ragazzi quando vanno in campo sentano l’appoggio del pubblico, per affrontare le gare c’è bisogno che i ragazzi affrontino le gare con personalità e serenità. Quel che abbiamo pagato è stato il girone d’andata fino alla prima di ritorno vincendo a Udine, forse quella vittoria ci ha fatti rilassare e ci sono stati anche gli infortuni; probabilmente se avessimo diluito quei punti nell’arco del campionato forse non ci sarebbero state tutte queste critiche. Scusanti non ne cerchiamo, per il futuro è importante che ci sia compattezza d’ambiente, la critica costruttiva ci sta, a volte si è andato oltre”.

“Mi vedo ancora su questa panchina? Non è il momento di parlarne, elogiamo questi ragazzi per l’obiettivo raggiunto, abbiamo fatto qualcosa d’importante, si è chiuso un cerchio. Sono stati tutti anni emozionanti, in Lega Pro si è fatto qualcosa di straordinario, abbiamo vinto un campionato contro l’Alessandria e non era scontato visto che era già qualche anno che ci provavano, così come non era scontato contro Pordenone: non è detto che una piccola città non possa mettere in difficoltà il Parma. L’anno successivo siamo partiti con il proposito di cercare i playoff, la società mi ha messo a disposizione una squadra importante ma non era scontato e lo si sta vedendo in B anche in questa stagione, eppure abbiamo giocato l’ultima gara anche se non tutti erano convinti che avremmo potuto farcela, ma siamo andati in campo convinti e abbiamo lavorato fin da gennaio per l’obiettivo. Quest’anno dovevamo raggiungere a tutti i costi questo obiettivo, perchè abbiamo cominciato tre anni fa ed era troppo importante portarlo a casa. Oggi abbiamo sofferto, dovevamo stare in campo con equilibrio perchè non potevamo permetterci di andare sotto. Le soddisfazioni sono enormi, è importante per chi era per la prima volta in A o per chi l’aveva già fatta ma non si era salvato. Bisogna fare i complimenti a tutti. Anche a Bologna i tifosi ci hanno fatto sentire il loro appoggio, questo è fondamentale, i giocatori lo sentono e percepiscono. Abbiamo sempre lavorato per incidere sul campo”.

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