Il ricollocamento dei migranti della “Gregoretti” è una bufala colossale (di G. Caligaris)

SMA MODENA

Caro Direttore,

perché nessuno dice che la storia dell’accordo con 5 paesi europei per il ricollocamento dei migranti della “Gregoretti” è una bufala colossale, tranne che per quanto riguarda la CEI (che significa comunque territorio italiano)?

Se rimettiamo in fila i fatti, vediamo che:

Dopo alcuni giorni di stallo, il P.M. sale a bordo con i Carabinieri dei Nas.

Il Procuratore dichiara che, dopo l’ispezione, la Procura ha chiesto lo sbarco e che se lo sbarco non fosse avvenuto le autorità competenti sarebbero incorse nel reato di abuso d’ufficio.

Et voilà, dal cilindro esce l’accordo propiziato dalla silenziosissima Europa con 6 silenziosissimi Stati, la cui unica fonte è un facebook di Matteo Salvini. Solo diverse ore più tardi, un comunicato della CEI conferma l’ospitalità a Rocca di Papa di 50 migranti. Tacciono i Ministeri, tace il Commissario europeo, tacciono i Paesi “volonterosi”. Tutti i migranti sbarcano e vengono alloggiati in un hot-spot che non rilascia dichiarazioni.

Voci non attribuite parlano di 30 migranti a testa per Germania e Francia; se fosse vero, sommati ai 50 dei Vescovi, ne resterebbero solo 6: Salvini ha scomodato Irlanda, Portogallo e Lussemburgo per 2 migranti a testa? (I 15 minori soli, la famiglia della partoriente ed i malati non sono ricollocabili).

Infine arriva il colpo di grazia: un furente Salvini parla di “ricatto tedesco” ed afferma (virgolettato) “La verità vera è che noi abbiamo dovuto organizzarci da soli. Poi mi arrivano lettere come quella della Ue che mi dicono che prendono alcuni immigrati solo se ne faccio sbarcare altri” (riferimento alla Alan Kurdi).

Dov’è finito il famoso accordo?

So che molti italiani sono favorevoli alle posizioni ed ai metodi di Salvini, ma credo che tutti ci meritiamo un po’ più di verità e un po’ meno di fandonie propagandistiche, ovvero di essere trattati con serietà.

Gianni Caligaris