31/08/2009
h.10.00
Al di la delle facili polemiche sui decennali ritardi riguardanti la bonifica del Canale Naviglio, vero e proprio scandalo ambientale e sanitario, leggendo le trionfali dichiarazioni dell’Assessore Aiello e il titolo della delibera di Giunta Comunale con cui sono stati decisi i finanziamenti e il progetto definitivo, si evince che l’opera “di ingegnerizzazione ambientale di fondamentale importanza per tutta l’area nord della città” riguarderà solo il tratto tra il parco Nord e la tangenziale nord, come del resto più volte annunciato anche dall’Assessore all’Ambiente Cristina Sassi e fermamente criticato dai residenti al di là della tangenziale e dalla Lega Nord.
In considerazione anche del progetto di bonifica della parte del canale che fiancheggia l’area dove sorgerà il PAI, chiediamo per l’ennesima volta come sia possibile bonificare un tratto di canale, lasciare inquinato e con scarichi di residenti e aziende il tratto successivo che va dalla tangenziale all’autostrada del sole, e poi bonificarne un ulteriore tratto.
Riteniamo che questa decisione sia contraria a qualsiasi motivazione igienico-sanitaria, ambientale e umana, visto che si escludono dal beneficio della bonifica diverse famiglie, al buon senso e ad ogni logica sia teorica che pratica, mentre pensiamo che sia dettata da interessi di carattere esclusivamente economico o dalla improrogabile necessità di soddisfare qualche pressante e non più derogabile richiesta.
La Lega Nord chiede quindi di rivedere l’attuale progetto, di includere nella bonifica il tratto di canale tra tangenziale e autostrada, e di non spacciare per oro quello che è latta facendo credere di promuovere un progetto di alta ingegneria e innovativo, mentre in realtà è in ritardo di almeno una quindicina d’anni.
Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma della Lega Nord