Il paradiso deve bruciare

03/06/2009

Metal Daily

Gli Heaven Shall Burn sono una band metalcore con lievi influenze Death metal nata a Saalfeld, Germania. I loro testi trattano di tematiche sociali e anti-razziste e la band è dichiaratamente contro il nazismo, contro il fascismo e contro il Terzo Reich.
Il gruppo nasce nell’autunno del 1997 e solamente sei mesi dopo rilasciano il loro prima demo. L’anno seguente la line-up subisce alcuni cambiamenti con l’entrata dei fratelli Bischoff, Eric al basso e Markus nelle vesti di cantante e poco dopo il gruppo rilascia il secondo demo.
Nel 1998 la band pubblica l’Ep “In Battle There is No Law” seguito da uno split-album con i Fall of Serenity nel 1999.
Grazie a queste uscite discografiche la band firma un contratto per la Lifeforce Records e, nel 2000, esce l’album di debutto dal titolo “Asunder”, a cui segue un altro split questa volta con i Caliban, loro amici da lunga data, intitolato “Caliban vs. Heaven Shall Burn – The Split Program”.
Nel 2002, “In Battle There Is No Law” viene ripubblicato dalla Circulation Records con tracce bonus e live ed esce il secondo album della band chiamato “Whatever it May Take”.
Nel 2004, la band pubblica Antigone per l’etichetta Century Media Records, presentando un suond più melodico.
Nel dicembre 2005, il chitarrista Patrick Schleitzer lascia la band, pur restando in buoni rapporti con gli altri membri del gruppo e viene rimpiazzato da Alexander Dietz, che aveva già registrato anche alcune parti vocali come ospite in alcuni brani precedenti della band.
Escono comunque altri due split album: il primo, intitolato “Tsunami Benefit”, è stato pubblicato per raccogliere fondi da destinare alle vittime dello tsunami del 26 dicembre 2004 insieme a Napalm Death e The Haunted, il secondo, “The Split Program II”, è un altro split con i Caliban.
Nel 2006 esce “Deaf to Our Prayers” (clicca qui per guardare il video di Counterweight) ancora per la Century Media Records.
L’album è stato presentato in Europa dalla band durante l’Hell on Earth Tour, insieme agli As I Lay Dying e agli Evergreen Terrace.
Nel 2007 viene rimasterizzato e ripubblicato con una nuova copertina e con un nuovo ordine delle canzoni il loro secondo album, “Whatever it May Take”. 
A febbraio 2008 esce l’album “Iconoclast (Part One: The Final Resistance)” che viene ben recensito ed accolto positivamente dai fan.


Guarda il video del brano “Black Tears”.

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