21/01/2011
Il progetto Salso 2.0 lanciato dal Comune di Salsomaggiore è stato segnalato dal Dipartimento della Funzione Pubblica del Governo Italiano “Urp degli Urp – comunicazione pubblica in rete” come una delle più significative sperimentazioni di democrazia elettronica in Italia. Nella ristretta elite meritevole di menzione figurano anche le iniziative delle Regioni Marche, Veneto e Piemonte, dei Comuni di Vicenza e Rosignano Maritttimo, della Comunità Montana dell’Aniene, pur con una portata di democrazia diretta decisamente inferiore a quella salsese. Nello specifico del voto elettronico Salso 2.0 è unico.
In precedenza anche la Regione Emilia Romagna aveva evidenziato e favorito la conoscenza dell’esperienza in atto nella città termale, rispetto alla quale è stato manifestato l’interessamento anche di Istituzioni parigine.
E’ pertanto per me motivo di orgoglio aver contribuito a progettare e attuare questa spermentazione insieme al sindaco Massimo Tedeschi, all’assessore Matteo Orlandi e al funzionario Giulio Ticchi col supporto tecnico di Ltt.
I cittadini residenti nel Comune di Salsomaggiore aventi un’età superiore ai 16 anni si stanno registrando (fornendo i propri dati, codice fiscale e n. della carta d’identità che saranno verificati dall’Anagrafe comunale) per ottenere i “diritti elettronici”, ovvero una “username” e una “password” coi quali esprimere la propria opinione sui principali temi della città.
Le urne virtuali sono aperte fino al 31 gennaio sui seguenti quesiti:
1) conferma o meno di Miss Italia; 2) un giudizio sulla riqualificazione di Piazza Berzieri; 3) priorità della copertura del torrente Ghiara; 4) nuove zone estensione del servizio Wi-Fi; 5) opportunità o meno di una targa commemorativa a Giorgio Almirante.
Si voterà ogni 2-3 su 4-5 quesiti alla volta.
La grande innovazione che porta questo progetto all’intero mondo di Internet è il passaggio dal voto anonimo al voto palese. Parimenti agli amministratori comunali, i salsesi ci mettono il loro nome e cognome sulle indicazioni che danno ai decisori politici. Anche se l’esposizione pubblica delle proprie opinioni inevitabilmente riduce il numero dei votanti, siamo convinti che detta responsabilizzazione della comunità locale costituisca un messaggio civico molto alto e positivo, che dà autorevolezza allo strumento, garantendone tra l’altro l’assoluta trasparenza.
Lo dico senza alcun dubbio: questo progetto dalle potenzialità incredibili da fare crescere passo dopo passo parallelamente alla sua conoscenza tra i cittadini rappresenta un punto di non ritorno per il futuro delle Pubbliche Ammininistrazioni.
Andrea Marsiletti
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