
25/03/2009
Facciamo un gioco: se dico “Il Solitario”cosa le viene in mente?
Gioco risolto: dal 12 marzo 2009, data del debutto al cinema Astra d’Essai di Parma, al di là dell’ateneo di città, anche nel restante mondo universitario non si fa che parlarne: “Il Solitario “.
Un colpo da tre miliardi di lire. Una rapina finita nel sangue. Un unico superstite. Braccato dal destino e da spietati gangster, Leo Piazza si ritrova tra le mani una valigia che scotta. Costretto a nascondersi, non gli rimane più tempo: i killer lo vogliono morto per recuperare il bottino, la resa dei conti si avvicina… Antieroe notturno e silenzioso, Piazza si muove come una sorta di zombie, un morto che cammina”.
Lei come si fa chiamare e come ama definirsi?
Amo definirmi un sognatore, perchè mi piacciono tutte le cose che sembrano irraggiungibili
nella realtà; il cinema è un modo per provare ad immaginarle.
Lei si sente ed è un tipo solitario?
No, non mi sento e non sono un tipo solitario. Qualche volta ho voglia di stare da solo ma sono pochi momenti.
Ama la solitudine?
Non amo la solitudine. Mi piace stare in mezzo alla gente, uscire con la mia ragazza, gli amici e andare a vedere posti nuovi, mostre, monumenti, siti archeologici ed altre città.
Cosa ama fare nei momenti dedicati a se stesso?
Guardare film, suonare la chitarra o il pianoforte (da principiante), leggere libri (gialli, fantasy, fantascienza) oppure riposarmi ascoltando la musica.
Quali i suoi programmi televisivi preferiti?
I miei programmi preferiti sono “Mai dire grande fratello”, “Le iene” e “Colorado caffè”. Non ho molto tempo per guardare la tv e non ci sono programmi che mi interessano particolarmente. Di solito preferisco le serie tv come “Lost”, “Deadwood” e “Supernatural”.
Quale poesia, libro e canzone accompagnano come colonna la sua vita?
“Amor che nella mente mi ragiona cominciò egli a dir si dolcemente che la dolcezza ancor dentro mi suona. ” (Dante), “Lucky Starr, il vagabondo dello spazio” (Asimov) e “Wonderwall” (Oasis).
Quali vizi?
Non ho vizi particolari, anche se ogni tanto compro qualche “gratta e vinci”.
Quali pregi e difetti?
Un difetto è che sono molto testardo.
E’ superstizioso? Ha un portafortuna?
Qualche volta sono superstizioso, ma dipende dal mio umore di quel momento.
Come è iniziata la sua carriera artistica? quali sono stati gli importanti incontri della sua vita?
La carriera è iniziata nel lontano 1998 sul set di “Voglio una donaaa!!!” dei fratelli Mazzieri. Facevo l’assistente operatore. Un incontro importante della mia vita è stato Keith Richards dei Rolling Stone (stavano registrando l’album nello studio a fianco al nostro) mentre facevo le riprese di un film horror per la Eagle Pictures dentro gli Charlie Chaplin Studios di Los Angeles nel 2005: lì ho capito che questo mestiere ti può regalare bellissime sorprese inaspettate (come due anni fa quando ho conosciuto uno dei miei miti : Bud Spencer)
Chi sono i suoi maestri?
Sicuramente Francesco Barilli (regista e attore) a cui ho fatto da assistente per un documentario su Parma e la sua terra.
Cosa ha imparato dalla sua gavetta?
Che bisogna studiare, leggere libri, guardare film e impegnarsi tanto. Crederci e continuare anche quando ci sono grosse difficoltà.
C’è un genere più fortunato di un altro?
No, non credo.
Da dove ha tratto l’ispirazione di questa opera?
Dai film di Melville, Di Leo e Tessari, dato che sono un grande appassionato dei film di genere.
Cosa è opportuno conoscere del suo punto di vista, del suo occhio da regista? Cosa la differenzia da altri che hanno trattato lo stesso genere?
Bisogna creare l’atmosfera giusta attorno ai personaggi di un film, con luci, inquadrature e situazioni adeguate. Poi bisogna lavorare sugli attori.
Quali sono le sue ambizioni, quali altri generi di pellicole amerebbe interpretare?
Vorrei fare altri film, raccontare altre storie, sia che ho scritto io sia di altri scrittori e sceneggiatori. Il mio sogno è di fare un film di fantascienza come Aliens di James Cameron.
Quali le angosce, le trasgressioni e le provocazioni che ha amato mostrare in questa scommessa cinematografica?
Le angosce di un uomo braccato senza via di scampo, come a volte succede nella vita reale quando scegliamo di fare determinate azioni.
Quali gli ingredienti di un’idea di successo?
L’idea innovativa, quello che ancora non si è visto (anche se ormai è difficile) o rivisitare in chiave diversa quello che già esiste.
Chi altro ha scommesso con lei?
Decisamente Luca Magri.
Dicono che si possa essere onesti con il pubblico e quindi apprezzati solo quando si conoscono i propri limiti (pregi e difetti) e su quelli si lavora per migliorarsi. Che limiti ha incontrato? Che problemi sono esistiti nell’attuazione del progetto?
Limiti di budget e un pò d’inesperienza. Ritornassi indietro, forse ci metterei meno tempo a realizzarlo.
Quali sono alcune delle frasi celebri del film?
“Io sono un morto, un morto che cammina” (L.Magri); “Nella sfiga sei stato fortunato” (F. Barilli)
Il film come è reperibile? è acquistabile in dvd? noleggiabile on line ? qualcosa su you tube? quando il passaggio del film in tv?
Esce in dvd con Stormovie a ottobre. Sul sito, youtube e facebook ci sono il teaser e il trailer.
Ci sono già altri progetti in cantiere? qualche accenno?
Un poliziesco ed un thriller.
Post carosello di scene d’azione, sparatorie, incubi e citazioni splatter, vecchi marpioni dell’action movie nostrano… per cosa vorrebbe essere ricordato dalla critica e dal pubblico?
Per averlo emozionato.
Il solitario, regia Francesco Campanini
sceneggiatura Lucrezia Le Moli, Luca Magri; fotografia Raoul Torresi; montaggio Natalie Cristiani, Buono Pellegrini; musica Lelio Padovani; suono Nicola D’Acquaro; scenografia Fabrizio Ferrari
costumi Johanna Munck; interpreti Luca Magri (Leo Piazza), Francesco Siciliano (Santoro), Francesco Barilli (Mirco Cassiani); Massimo Vanni (Moriero); Giancarla Malusardi (Saeda), Adriano Guareschi (Athos Molenda); Sara Alzetta (Anna); Ottaviano Dell’acqua (Riccardo); Paolo Rossini (Baga): Andrea Zannoni (Max): Alessandra Varacca (Linda); Massimo Pittarello (Pasquale); Cristian Radicchi (Vincenzino); Paolo Franciosi (Domenico).