“Il termovalorizzatore di Parma era l’anello mancante”

15/03/2009

In merito al ricorso presentato contro la costruzione del termovalorizzatore di Ugozzolo il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e il sindaco del Comune di Parma Pietro Vignali hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta:

“Il via libera alla costruzione del termovalorizzatore non è una scelta estemporanea, ma l’anello che mancava in una strategia complessiva per risolvere il problema dei rifiuti. Una strategia improntata alla politica del fare, senza fughe in avanti ma nella consapevolezza che quando è ora di decidere occorre assumersi la responsabilità di farlo.
Da tempo stiamo lavorando per la riduzione dei rifiuti – anche attraverso accordi con la grande distribuzione – e per l’incremento della raccolta differenziata – in particolare grazie alla diffusione della raccolta porta a porta ed altre azioni ed iniziative promozionali, che siamo impegnati ad intensificare. Un impegno concreto, che ha portato risultati certificati dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio sui rifiuti. In un anno, dal 2006 al 2007, la produzione di rifiuti è diminuita in tutto il nostro territorio di 11 chilogrammi pro capite e complessivamente, nonostante l’incremento della popolazione, dello 0,5% attestandosi a 263mila tonnellate. Nello stesso periodo la raccolta differenziata ha guadagnato 7 punti percentuali, raggiungendo in media il 43%, con punte del 70% in certi Comuni.
I dati per il 2008, che saranno disponibili tra poche settimane, confermeranno – ne siamo certi – questo andamento. Nonostante questo rimane e rimarrà comunque una quota di rifiuti da smaltire, data dai rifiuti urbani ma anche da quelli speciali. In base alle esperienze più avanzate sappiamo che tra le modalità di smaltimento il termovalorizzatore è quella ecologicamente più corretta: le tecnologie permettono una riduzione prossima allo zero delle emissioni e il recupero di energia e calore, che sarà utilizzato per il teleriscaldamento.
La scelta è stata portata avanti attraverso un confronto serrato e approfondito nella Conferenza dei Servizi, la sede in cui tutti sono rappresentati e ognuno ha potuto esprimere pareri e riserve in assoluta autonomia. Ma esiste un momento per discutere ed uno per decidere. Non dare una soluzione a questo problema avrebbe voluto dire condannare il nostro territorio, in futuro, ad una situazione simile a quella che ha conosciuto Napoli o, nella migliore delle ipotesi, ad un ulteriore aumento, magari fuori controllo, delle tariffe, per i costi legati alla necessità di trasportare i rifiuti fuori provincia. Ne è una riprova l’aumento della tariffa di questi ultimi anni, andamento che, anche se il più mitigato possibile, non potrà risparmiare i consumatori nemmeno nel 2009.
Grazie al lavoro della Conferenza il progetto presentato da Enia è stato corretto ed oggi siamo certi di aver assicurato al nostro territorio l’impianto migliore possibile, in grado di garantire una soluzione valida anche per le generazioni future e di portare tra l’altro – da quando nel 2012 entrerà in funzione – una riduzione delle tariffe. Una scelta ed un percorso che difenderemo in tutte le sedi opportune, proseguendo nel nostro impegno per continuare sulla strada della riduzione dei rifiuti, della raccolta differenziata e dello smaltimento corretto della quota eccedente”.

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