In the army now

23/03/2009
h.11.10

Anni ’80. Gli Status Quo sono una hard rock band inglese molto popolare negli anni Settanta, con una forte vena boogie.
Tra i pochissimi gruppi degli anni Sessanta in grado di mantenersi sulla cresta dell’onda fino ai giorni nostri, gli Status Quo hanno costruito la loro carriera su un grande livello di successo conseguito per decenni soprattutto nel Regno Unito, dove – a torto o a ragione – vengono considerati una sorta di istituzione nazionale.
La band è una tra le più longeve ed attive del panorama musicale inglese e rimane ancora oggi molto amata e popolare in vaste parti del globo.
Tra i molti e prestigiosi primati detenuti dalla band, figura anche il record del maggior numero di singoli piazzati nelle classifiche inglesi, più di sessanta hits dal 1968 ad oggi.
Il fortunato album In the Army Now vide la luce nell’estate del 1986: è ricordato specialmente per la grande affermazione dell’omonimo brano, che si impiantò immediatamente ai vertici delle classifiche internazionali e che, per l’argomento trattato (e con un esplicito video musicale che mostrava la durezza della vita dei soldati) divenne un inno dell’obiezionismo militare tra i giovani della allora Unione Sovietica, i quali, cogliendo il fervente clima di cambiamento dovuto alla nascente Perestrojka, si ponevano in aperta contestazione con la rigida politica bellica seguita fino a quel momento dal loro governo.
Quando, nell’estate del 1988, gli Status Quo si recarono in tournée proprio in Unione Sovietica, il pubblico moscovita dell’Olimpic Stadium ripagò la band tributando un autentico trionfo, mentre le sospettose autorità russe seguirono l’evento con estrema attenzione e prima della ripartenza del gruppo trattennero a lungo e sottoposero a certosina perquisizione ogni singolo pezzo del loro gigantesco equipaggiamento da concerto.

                                                                                    Andrea Marsiletti

Status Quo: In the army now (1986)

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