Insediato il tavolo per una cittadinanza condivisa

Una mail per denunciare casi di razzismo e fondamentalismo, un tavolo di confronto e un gruppo di monitoraggio sui fenomeni di odio e intolleranza, nella nostra città e in provincia.
Dopo la sottoscrizione, lo scorso 24 novembre, presso il Municipio di Parma, del manifesto “Il lavoro sconfigge la paura”, presentato da Cgil (Bussandri), Cisl (Ghillani) e Uil (Miano) provinciali, Forum Interreligioso, Centro di Cultura Islamica, insieme a Consulta dei Popoli e Consigliere Comunale aggiunto del Comune di Parma, alla presenza della vicesindaco Nicoletta Paci, si entra ora nella fase operativa per dare sostanza e piedi per camminare all’ambizioso quanto necessario progetto di contribuire a costruire un modello di convivenza, integrazione e inclusione sociale a partire dal mondo del lavoro.
Il manifesto, giova ricordarlo, si articola sostanzialmente in due parti: una premessa “valoriale”, che stabilisce come presupposto di fondo la condivisione dei principi che animano la nostra Costituzione, patrimonio comune di tutte le parti firmatarie; l’individuazione di una serie di “azioni positive”, da mettere in campo per perseguire l’obiettivo comune.
La prima di queste azioni positive che i rappresentanti di tutte le associazioni coinvolte hanno ritenuto doveroso compiere è quella indicata al punto 5 del manifesto, ossia la costituzione di un gruppo di monitoraggio dei fenomeni di odio, intolleranza, incitamento alla violenza, radicalismo, fondamentalismo, razzismo e xenofobia, con la partecipazione di tutti i soggetti firmatari del presente manifesto. A tale scopo si sono riuniti per insediare ufficialmente il tavolo e dare concretamente vita al gruppo di lavoro nella sede del Centro Islamico di via Campanini. L’insediamento ufficiale, nella serata di martedì 31 gennaio, è stato anche occasione per presentare alla cittadinanza gli strumenti di comunicazione di cui il tavolo di monitoraggio ha ritenuto necessario dotarsi, con particolare riferimento ad una casella di posta elettronica per tutte le segnalazioni del caso (lavorosconfiggepaura@gmail.com) e una pagina Facebook dedicata, c on il nome del manifesto stesso.
«Il lavoro sconfigge la paura non è solo un documento messo in archivio, c’è l’impegno di ciascuno dei firmatari ad andare avanti. La strumentazione messa in campo oggi é uno sforzo importante per costruire un modello convivenza, per superare lo scontro fra “noi” e “loro”, a partire dai luoghi di lavoro. È modello di società che ci vede insieme, perché questo é il futuro e non si può andare contro il futuro» è l’obiettivo sottolineato da Cgil, Cisl e Uil, rappresentati al tavolo da Massimo Bussandri, Papa Moctar Tall, Angela Calò, e Mario Miano.
«Questa collaborazione è molto importante – ha detto Mohammed Amin Attarki, presidente del Centro islamico di Parma – Lavoriamo per il domani, per la pacifica convivenza. Questa azione é la prima e l’unica in Italia del genere». Un impegno rimarcato da Luciano Mazzoni, presidente del Forum interreligioso di Parma: «Gli episodi di intolleranza rischiano spesso di rimanere sommersi. Questo è un servizio importante».
Jean Claude Didiba Ngeng, presidente della Consulta dei Popoli ha aggiunto: «In un mondo populista, in cui prevale l’egoismo, questa è un’iniziativa che dà una grossa mano a chi non ha voce. Noi andremo nelle comunità, questo è uno strumento valido per lottare contro le discriminazioni».
«Si tratta di un altro passo avanti per l’integrazione nel nostro territorio. Farlo in questo luogo simbolico vuol dire tanto, perché anche il centro islamico, abbiamo visto in Canada, è preso di mira» ha detto Marion Gajda, consigliere comunale aggiunto del Comune di Parma.

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