“Insieme abbiamo salvato 1.133 posti di lavoro”

30/07/2009
h.16.00

Abbiamo affrontato e stiamo affrontando il tema della crisi economica con grandissimo impegno perché vogliamo continuare a dare il segno che siamo al fianco dei lavoratori, delle imprese che soffrono, delle famiglie che sono in difficoltà. Per questo abbiamo attivato in pochi mesi 19 tavoli di crisi aziendali compiendo uno sforzo, insieme a Regione e Comuni, che ha permesso di salvare 1.133 posti di lavoro”.
Il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli ha fatto questa mattina insieme al vicepresidente Pier Luigi Ferrari il punto sulle azioni messe in campo dall’ente per fronteggiare una congiuntura economica negativa e che, seppur in modo minore rispetto ad altri luoghi, non lascia indenne la provincia più occupata d’Italia.
Posti di lavoro che si salvano, dunque – 1133 posti complessivamente – un risultato che va ad aggiungersi a quelli ottenuti con le altre misure messe in campo: sono 415 le imprese che hanno avuto accesso ( 541 le richieste) al maxifondo con un prestito totale già attivato di 13,8 milioni di euro. Una boccata d’ossigeno importante per superare le attuali difficoltà..
Con il fondo attivato con la Camera di Commercio tempestivamente a novembre dello scorso anno, abbiamo permesso al nostro sistema territoriale di usufruire di oltre 13 ml di euro di finanziamento attraverso il credito per 415 imprese, per lo più medie e aziende del commercio.
Lo stesso impegno lo abbiamo messo per le persone in difficoltà a partire da chi perde il posto di lavoro, permettendo a una cinquantina di famiglie di utilizzare il prestito d’onore o di richiedere l’anticipo sugli ammortizzatori sociali o la rateizzazione delle bollette. E’ uno sforzo per far sentire al fianco di chi ha problemi un ente come la Provincia che vuole far uscire il nostro sistema dalla crisi nel più breve tempo possibile e nelle migliori condizioni possibili”.
I tavoli istituzionali sono uno degli strumenti attraverso cui si cerca di difendere l’occupazione. Tavoli che crescono, come le crisi del resto: 19 solo quelli partiti nel 2009, un numero pari a quelli complessivamente attivati nei cinque anni precedenti. Tavoli a cui siedono, oltre a Provincia e Comuni interessati, le parti sociali. Strumenti che funzionano visto che dei 515 esuberi annunciati si è arrivati a fine contrattazione a 34 mediante mobilità volontaria.
Proprio in questi giorni si sta chiudendo positivamente la tormentata vicenda della Emiliana conserve, una grande realtà del pomodoro che ha conosciuto negli ultimi tempi problemi e difficoltà legati alla proprietà e che grazie ad uno “scatto orgoglio” come l’ha definito il vicepresidente Pier Luigi Ferrari, avrà garantito il prodotto necessario per avviare da lunedì la campagna.
“E’ una realtà produttiva importante per la valenza che ha su due provincie, la nostra e quella di Piacenza, che ci ha visto impegnati insieme alle altre istituzioni, organizzazioni dei produttori, mondo del credito, anche come Distretto del pomodoro – spiega Ferrari Occorre ringraziare davvero tutti questi attori per la soluzione positiva che si sta raggiungendo in queste ore.
L’avvio del processo di trasformazione del prodotto è un fatto importante per questo distretto. Però è chiaro che su questa vicenda dobbiamo essere attenti e vigilare perché dopo la campagna l’attività dell’azienda possa continuare”.

La sopravvivenza dell’azienda è un tema che tocca anche l’ultimo tavolo partito in ordine di tempo. E’ il gruppo Arquati “azienda icona per Parma e il suo territorio” dice Ferrari, un patrimonio irrinunciabile per difendere il quale la Provincia insieme al comune di sala Baganza, ai rappresentanti delle categorie sociali e economiche, è al lavoro. “Abbiamo avviato il tavolo guardando al mantenimento del dato occupazione ma anche per la ricerca di soluzioni in grado di mantenere l’unità produttiva”.

I TAVOLI PER LE AZIENDE IN CRISI – Nel corso del 2009 sono stati aperti dalla Provincia 19 Tavoli per altrettante imprese in crisi. All’apertura della procedura le 19 aziende interessate avevano annunciato la volontà di licenziare, complessivamente, 515 persone. Le 63 riunioni totali dei Tavoli che si sono svolti dall’inizio dell’anno hanno permesso di ridurre questa cifra a 34 (esuberi mediante mobilità volontaria), salvando così 481 posti di lavoro.
A questi Tavoli si devono aggiungere quelli attivati in Regione – di cui ha recentemente parlato lo stesso presidente Errani – sempre con la collaborazione e la partecipazione diretta della Provincia. In questa sede, grazie all’attivazione della cassa integrazione in deroga (anche per le aziende che non ne avrebbero diritto), sono stati salvati in ulteriori 61 aziende del parmense 652 posti di lavoro (638 con cassa integrazione ordinaria, 14 con cassa integrazione straordinaria).

IL MAXIFONDO PER IL CREDITO – Il maxifondo attivato dalla Provincia insieme alla Camera di Commercio, per sostenere con 2 milioni di euro l’accesso al credito delle imprese e – dunque – la loro capacità d’investimento, ha ricevuto finora 541 domande.
L’istruttoria affidata ai consorzi fidi ne ha approvate 415 mentre le restanti sono in corso di valutazione in questi giorni. Ora ognuna di queste imprese – grazie alla garanzia prestata dal maxifondo – potrà ottenere un finanziamento in banca. Il prestito totale già attivato è di 13,8 milioni di euro (la cifra complessiva sul totale delle domande sfiora i 19 milioni di euro).
Al maxifondo si è aggiunto poi il 3 giugno scorso il Fondo per la competitività della montagna, realizzato con associazioni di categoria, confidi e sindacato. Utilizzando poco meno del 50% delle risorse messe a disposizione (pari complessivamente a 245mila euro) è stato possibile attivare un prestito pari a 3,4 milioni per due importanti realtà del comparto montano dei motorini elettrici, dando così più opportunità di reggere la crisi ad aziende che danno lavoro a 130 persone.

GLI ALTRI INTERVENTI- Poco più di un mese fa è stato attivato un pacchetto di servizi per chi ha perso il lavoro, grazie a un finanziamento di 650mila euro del Fondo sociale europeo. Il pacchetto, a cui hanno già aderito 25 persone ma che potrà accoglierne fino a un migliaio, riguarda servizi di ricollocazione occupazionale, formazione specialistica, reperimento di opportunità di occupazione, sostegno a tirocini formativi.
Sono invece 47 le persone che hanno chiesto e ottenuto un prestito d’onore senza interessi, fino a un massimo di 2.500 euro per 5 mesi, grazie all’iniziativa messa in campo dalla Provincia in collaborazione con la Fondazione Cariparma che ha messo a disposizione 1 milione di euro. L’opportunità è messa a disposizione per chi ha perso il lavoro o è comunque in attesa di ricevere gli ammortizzatori sociali previsti per una sospensione temporanea (cassa integrazione, indennità disoccupazione, indennità mobilità).
Un protocollo d’intesa firmato in Provincia in giugno consente infine la rateizzazione dei pagamenti delle bollette di acqua, luce e gas a persone in situazione di particolare ed imprevista difficoltà a seguito di crisi aziendale (compresi anche i lavoratori atipici). Oltre che dalla Provincia, l’intesa – aperta ad altre adesioni – è stata firmata dagli enti gestori Enia Energia spa (quanto a gas ed energia elettrica), Gas Plus spa, Eon Energia, Montagna 2000, Emiliambiente spa, e da 32 Comuni del territorio.

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