INTERVISTA – Alessandro Guardamagna (Lega): “Un’ora per votare Lega ed evitare a Parma 43.800 ore di degrado nei prossimi 5 anni”

Alessandro Guardamagna è stato attivista del M5S di Parma, poi ha aderito alla Lega nella cui lista è candidato alle comunali cittadine di domenica.

Gli abbiamo rivolto alcune domande.

Dal M5S alla Lega a Vignali… qual è il filo conduttore che ha guidato il tuo percorso politico?

Sono sempre stato interessato alla politica e a chi la fa concretamente fuori dal palazzo e vicino alle persone. Ecco il filo conduttore del mio percorso politico iniziato 12 anni fa quando col MoV andavo a contare le lastre di amianto abbandonate sul corso del torrente ad Alberi di Vigatto per farle rimuovere. Poi il Mov nell’aprile del 2019 fece scelte antitetiche a quanto aveva professato per 10 anni ed allora ne uscii ed entrai nella Lega, che più di tutti interpreta la politica come azione fra la gente. Ecco perché ho aderito.

A Parma la Lega sostiene Pietro Vignali con un progetto nuovo per rilanciare una città dove ci sono almeno 35 mila poveri, secondo stime del novembre 2021. Con Vignali vogliamo dare più sicurezza, far ripartire il commercio volano dell’economia in una città spenta, più vivibilità e migliori servizi a tutti, in particolare a chi fa fatica. Mentre Pizzarotti, Guerra and co. parlavano della citta’ dei diritti cosmetici, le persone e i diritti sostanziali sono stati dimenticati. Strano modo di essere inclusivi…

Che tipo di campagna elettorale è stata la tua?

Di corsa fra molti impegni di lavoro e famiglia. C’è stata prima la preparazione del programma su commercio e sicurezza, poi il tour per i quartieri con Paola Zanichelli, amica e anche lei candidata con me, in particolare San Leonardo e Crocetta per incontrare cittadini ed esercenti. Ho preso parte ad incontri e flash mob che si sono tenuti a San Leonardo e a meeting con Giorgetti e Ostellari. Ho fatto anche qualche “incontro tattico” col mio amico Lorenzo Bondi.

Ho sempre cercato di far capire che è meglio impiegare un’ora per andare a votare Lega il 12 giugno che rischiare di avere 43.800 ore in 5 anni con un’amministrazione che pensa a ciclabili e agli ordini del PD e lascia che la città continui a sprofondare nel degrado.


Cosa ti ha convinto della proposta politica di Vignali?

Il fatto che negli anni in cui ha amministrato Parma ha sempre messo l’interesse della città prima di tutto, senza piegarsi alle pressioni che riceveva dall’esterno per fare di Parma una sorta di colonia dove realizzare le iniziative che aggradano al PD di Bologna. Avrebbe avuto una vita più facile se si fosse piegato, e non l’ha fatto e già questo di per sè è una vittoria. La storia di Parma degli ultimi 10 anni ha invece dimostrato dove va a finire una città se interessi e diritti dei suoi cittadini sono subordinati a logiche esterne, che con la città e chi vi vive non hanno nulla a che vedere. Il caso del coro del Teatro Regio è emblematico. I fatti sono lì da vedere, e i fatti hanno sempre un significato e non nascono per caso.

Vignali ha dimostrato coraggio a rimettersi in gioco e vuole nuovamente restituire Parma a chi è di Parma con maggiore sicurezza nei quartieri, iniziative culturali vere e non autoreferenziali per 10 amici, migliore viabilità. E’ una piccola verità che molti ignorano ricoprendola di polemiche inutili, e in un periodo di menzogne generalizzate la semplice verità è un atto rivoluzionario.

Salvini ha dichiarato che senza la divisione con FdI Vignali avrebbe potuto vincere anche al primo turno. Sei d’accordo?

Matteo Salvini non è stato così categorico. Ha detto che “probabilmente” la mancanza di FdI ha ostacolato una vittoria al primo turno, però ha anche aggiunto che non intende dare la croce a nessuno. Sicuramente il suo è un ragionamento logico. Si può marciare anche separati, ma sul campo di battaglia ci si riunisce sempre e un centrodestra unito avrebbe avuto maggiori probabilità. Questo però non pregiudica comunque una vittoria. Alla fine decidono i cittadini e se ci siamo mossi bene verremo premiati a prescindere dalle dinamiche degli schieramenti prima del voto.

Sei sempre stato un oppositore di Pizzarotti. Quale pensi sarà il suo futuro politico?

Non saprei. Generalmente chi è andato molto d’accordo col PD e ne ha sostenuto il sistema prima o poi viene premiato dal PD. Resta da vedere come il PD valuti il sostegno di Pizzarotti in chiave futura. Tu che ne pensi?

Andrea Marsiletti

perlavalbaganza