INTERVISTA alla nuova Presidente di ParmaInfanzia Chiara Allegri: “Ho trovato entusiasmo e professionalità”


Intervista a Chiara Allegri, nuova Presidente di ParmaInfanzia, la società mista del Comune di Parma che gestisce parte dei servizi educativi comunali.

Qual è il percorso professionale che ti ha portato a diventare la Presidente di ParmaInfanzia?

Sono convinta che le esperienze passate, soprattutto se maturate in ambiti e ambienti differenti, siano determinanti nel portare avanti con efficienza missioni socio-culturali. Per questo nuovo percorso farò tesoro di quanto appreso fino ad ora. A partire dalla mia formazione universitaria, sia passata (sono laureata in Economia Aziendale a Parma), sia presente, ai miei precedenti incarichi associativi (sono stata Presidente regionale dei giovani imprenditori della CNA), fino ai ruoli attuali nella direzione del Museo d’Arte Cinese ed Etnografico dei Missionari Saveriani e nel Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Culturale Saveriana.

Cosa in particolare delle tue esperienze porti dentro ParmaInfanzia?

Credo che la mia precedente esperienza in associazione sia quella che più mi sarà utile per questo incarico in ParmaInfanzia, in particolare nell’organizzazione del lavoro e nel rapporto con le Istituzioni. Quelli di presidenza sono ruoli delicati in cui si dedica la propria persona alla comunità per la quale si opera. Le proprie azioni devono sempre tenere conto del pensiero ed al sentire di coloro che si rappresenta. Il fine ultimo è portare benessere ai cittadini ai quali forniamo servizi, in questo caso i bambini di Parma e le loro famiglie.Anche la mia attuale esperienza lavorativa in ambito museale è molto affine a questo incarico, anche se a prima vista può non sembrare. In entrambi i casi, ogni sforzo è dedicato all’Uomo. Il grande amore per l’umanità e per il suo potenziale, che sia artistico-culturale (come in Museo), o ancora in divenire, come nel caso dei bimbi in ParmaInfanzia, è ciò che anima e animerà ogni minuto dedicato al mio lavoro.

Quali devono essere le regole di una buona partnership pubblico-privato?

Parlando di pubblico-privato penso ti stia riferendo ai due soci di ParmaInfanzia, ovvero il Comune di Parma e la cooperativa Proges. Come in ogni rapporto lavorativo, credo che ogni regola di rapporto si fondi sulla correttezza. Così come ogni metodo di lavoro occorre che si fondi sull’ascolto reciproco. Personalmente non sono una grande estimatrice delle opposizioni, come questa di pubblico/privato. Credo portino solo a “congelare” concetti o categorie, ma poi nel lavoro quotidiano ci si misura con gli obiettivi da raggiungere senza distinzioni istituzionali o di forma. La migliore pratica possibile tra pubblico e privato sono convinta si fondi sull’avere una visione comune che si possa raggiungere con trasparenza ed efficienza.

Quali sono state le prime valutazioni sui servizi offerti da ParmaInfanzia?

Conoscevo già ParmaInfanzia e l’ottimo livello di istruzione degli alunni delle sue scuole d’infanzia. Sono sincera, avendo appena ottenuto questo incarico, sono ancora poche le scuole e gli asili nido che ho avuto modo di visitare e ancora poche le riunioni fatte con il personale di ParmaInfanzia. Nonostante questo ho visto da subito un grande entusiasmo, oltre che una indubbia professionalità e per questo sono contenta di iniziare questo cammino. Proprio in questi giorni inizia l’anno scolastico per i bimbi della fascia di età 0-6 anni. Sarà dunque l’occasione per vedere i servizi a pieno regime.

Con quali obiettivi inizi il tuo mandato?

L’inizio di un mandato è un momento delicatissimo in cui occorre fare un passaggio di consegne con la presidenza precedente per non vanificare sforzi fatti in precedenza e proseguire progetti meritevoli già in essere. E’ ovvio che ogni presidente distingue il suo mandato per obiettivi che ritiene necessario perseguire, tenendo conto non solo di ciò che ritiene prioritario in via assoluta, ma anche del contesto e del periodo storico. Le mie priorità, che ho già condiviso con il direttore di ParmaInfanzia, sono la valorizzazione dei progetti educativi e didattici e del patrimonio umanistico di ParmaInfanzia, potenziando anche le relazioni esterne. Vorrei anche iniziare a lavorare sugli aspetti culturali dell’integrazione che trovo essere quanto mai contigenti ed essenziali per una visione di medio-lungo periodo.

Andrea Marsiletti

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