INTERVISTA – Andrea Donninotti (Più Europa): “Guardiamo con interesse all’accordo Pd-Effetto Parma. Primarie? Anche no”

Andrea Donninotti

Intervista a Andrea Donninotti, coordinatore provinciale di Più Europa Parma.

Nell’ultima riunione hai espresso qualche perplessità sul tavolo dei partiti del centrosinistra “alla sinistra del Pd” (leggi). Parteciperete ancora?

Questi incontri non sono nati come tavolo a “sinistra del PD”, ma di tutta la coalizione. Solo nel corso del tempo si sono trasformati nell’evento di chi, da sinistra appunto, si oppone all’accordo PD-Effetto Parma, escludendo di fatto gli altri.

Viste la linea politica e la natura, +Europa non parteciperà in futuro. Questo perché, oltre ad essere ideologicamente distanti da alcuni partiti presenti al tavolo, non condividiamo la linea circa le modalità di scelta del candidato sindaco. Crediamo che le primarie non siano per forza lo strumento migliore per selezionare un candidato e costruire una coalizione. Proprio per questo, al contrario dell’opinione generale espressa a quel tavolo, guardiamo con interesse all’accordo tra PD ed Effetto Parma, auspicando la scelta di un candidato ampiamente condivisa.

Più Europa, Italia Viva, Calenda, pezzi di Forza Italia insieme… è questa prospettiva di centro il futuro di Più Europa, anche a livello nazionale, più che nel centrosinistra?

La prospettiva è unire tutte le forze liberali, riformiste ed europeiste che si riconoscono convintamente nella visione di Paese e di Europa che sta portando avanti Draghi, in contrapposizione al sovranismo illiberale della destra e al populismo di stampo giustizialista di certa sinistra.

Forza Italia, nonostante ci sia vicina in alcune posizioni quali Europa, Economia e Giustizia, non sembra tutt’ora in grado di smarcarsi dalla morsa della destra sovranista e persiste con posizioni contrarie ai diritti civili ed individuali. Azione ed Italia Viva sono i due soggetti politici a noi più vicini, in questo momento, e con cui già condividiamo diverse liste comuni in molte città italiane quali Roma, Milano e Bologna. A livello nazionale essere di “centro liberale” non ci pone necessariamente al di fuori di una coalizione di centro-sinistra, ma non rende scontata la nostra partecipazione. Dipenderà dal tipo di coalizione e di programma.

Mentre a livello cittadino, constatata l’inesistenza del Movimento 5 stelle, la vicinanza tra molte posizioni di Effetto Parma e dell’attuale Amministrazione con le nostre, oltre alla candidatura di Pizzarotti stesso nella nostra lista alle ultime elezioni Europee, fa sì attualmente che +Europa non abbia motivo di chiamarsi fuori dal centro-sinistra locale.

Quali saranno i temi della prossima campagna elettorale di Parma?

Temiamo che la campagna elettorale scivoli verso un dibattito ideologico e poco pragmatico su grandi infrastrutture (aeroporto, stadio, autostrade, alta velocità) e sicurezza, offrendo ai cittadini soluzioni retoriche e nessuna proposta concreta.

Auspichiamo invece che il confronto si sposti su come rendere la città più attrattiva per i quasi 200 miliardi di euro provenienti dal piano europeo Next Generation EU e su come utilizzare quei fondi per riqualificare le i quartieri periferici, potenziare la digitalizzazione e convertire la città in ottica sostenibile.

Quali idee può portare, in particolare, Più Europa alla nuova Amministrazione di Parma?

Il compito di un Partito come +Europa non può che essere quello di contribuire a rendere Parma una città pienamente europea, aprendo l’Amministrazione alle best practices delle città continentali più avanzate, efficienti e trasparenti in termini di organizzazione dell’amministrazione pubblica, erogazione dei servizi, digitalizzazione, sostenibilità, rinnovamento del tessuto imprenditoriale.

Tra le varie idee, proponiamo di investire nella riqualificazione dei quartieri periferici tramite spazi di coworking, centri di aggregazione giovanile e aree per eventi culturali, l’adozione del modello dell’economia circolare per la gestione dei rifiuti a livello comunale e la creazione di un adeguato strumento digitale per la misurazione dell’efficacia della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici.

Una proposta particolarmente interessante che i candidati di +Europa stanno presentando in tutte le città al voto è l’istituzione del Sindaco della Notte sul modello di tante città europee: una persona incaricata di gestire le politiche notturne coordinando, quartiere per quartiere, le esigenze delle attività economiche, culturali e ludiche, che la vita notturna di una città universitaria come Parma necessariamente implica, con le esigenze di sicurezza, di riposo, di lavoro dei residenti.

Inoltre continueremo a rappresentare la società aperta e antiproibizionista come abbiamo sempre fatto, impegnandoci a promuovere tutte le iniziative necessarie per assicurare il rispetto dei diritti e l’uguaglianza di opportunità per ogni individuo.

Nella raccolta di firme dei vari referendum per i quali siete impegnati a che punto siamo?

Sia per il referendum eutanasia che quello sulla cannabis abbiamo superato abbondantemente la soglia minima di 500.000 firme. Per entrambi, è stato fondamentale l’emendamento del deputato Riccardo Magi, presidente di +Europa, che ha permesso la raccolta firme in formato digitale.

Tuttavia riscontriamo come alcuni Comuni siano in ritardo nella consegna dei certificati elettorali dei firmatari per la cannabis legale, da depositare entro il 30 settembre. Questo grave ritardo dovuto alla burocrazia italiana rischia di condannare il Referendum. Per questo chiediamo alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia di rimandare la data di consegna al 30 ottobre, come successo per tutti gli altri referendum in corso.

La prossima primavera ci attende una stagione di democrazia e partecipazione, con l’opportunità di riformare profondamente il paese su tematiche importanti come Fine vita, regolamentazione delle sostanze stupefacenti e Giustizia (ricordiamo anche come +Europa abbia deciso di sostenere altresì il referendum sulla Giustizia Giusta).

Andrea Marsiletti

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