INTERVISTA – Annalisa Andreetti (Nocargoparma): “Il progetto di allungamento della pista va archiviato. Tra noi e Guerra c’è reciproco rispetto”

Annalisa Andreetti, presidente dell’associazione Nocargoparma, fa il punto sulla questione aeroporto Verdi.

A che punto siamo?

Il progetto di allungamento della pista per trasformare il Verdi in hub Cargo è fermo in Conferenza dei Servizi da quasi un anno e mezzo.

Dai documenti che abbiamo potuto visionare risulta che sono davvero tante le criticità tecniche emerse di cui la più eclatante e inquietante è sicuramente l’inserimento nella zona a più alto rischio incidente aereo dell’Autostrada A1 e dell’Alta Velocità che rappresentano le due infrastrutture più importanti del nostro Paese, ma preoccupano non poco le sei scuole che si ritrovano a rischio in testata di pista.

Senza contare che la strada che collega il casello alle Fiere di Parma deve essere eliminata proprio ora che il complesso fieristico ha stilato l’importante accordo con Fiere Milano.

Non è certo stato un caso che in campagna elettorale tutti i candidati a Sindaco si siano dichiarato contrari all’allungamento della pista…. una tale convergenza di opinioni non si era mai vista nella storia della città.

Come sono stati fin qui i vostri rapporti con il sindaco Guerra e viceversa?

Io credo ci sia rispetto reciproco. Nocargoparma si batte per difendere la salute e la sicurezza dei cittadini di Parma e lo fa nel rispetto dei ruoli e delle istituzioni. Il Sindaco Guerra è ovviamente il nostro principale interlocutore essendo anche il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio.

Siamo inseriti in una rete di comitati a livello nazionale che può contare su esperti aeronautici da cui attingere tutte le informazioni tecniche, abbiamo dato al Sindaco la nostra disponibilità a condividerle.

Perchè l’allungamento della pista per consentire lo sviluppo di un aeroporto passeggeri è sbagliato?

Per lo sviluppo passeggeri non è necessario nessun allungamento della pista: l’aeroporto di Firenze che ha un traffico passeggeri di gran lunga superiore a quello di Parma ha una pista di 600 metri più corta di quella di Parma e il progetto di allungamento ora in fase di studio a Firenze prevede che la nuova pista arrivi alla lunghezza di quella del Verdi oggi.

Nel masterplan presentato è proprio Sogeap che dichiara che per far diventare il Verdi il primo aeroporto in Italia con Vocazione Cargo è indispensabile dotare l’aeroporto di una pista di 2880 metri.

A questo punto associare la necessità di allungare la pista per far volare gli aerei passeggeri che già volano adesso, ci sembra sia solo un escamotage per non perdere il finanziamento di 12 milioni che erogherà la Regione Emilia Romagna per i lavori di allungamento della pista, ma visto il momento storico che stiamo vivendo crediamo che le risorse pubbliche non vadano sprecate in opere inutili.



A quali condizioni l’aeroporto Verdi pensiate possa continuare a essere aperto?

Negli ultimi 30 anni, la città è stata fatta crescere come se l’aeroporto non esistesse ed oggi si ritrova inserito nel tessuto cittadino, per cui è necessario che il suo sviluppo sia proporzionato alla vulnerabilità del territorio che lo circonda e al numero di cittadini potenzialmente coinvolti.

Sulle direttrici di decollo e atterraggio si trovano le scuole che ospitano 1500 ragazzi, la più vicina a 600 metri dalla pista e i danni ai bambini residenti nelle zone limitrofe agli aeroporti sono stati scientificamente provati e riguardano ritardi nell’apprendimento scolastico, disturbi cognitivi, iperattività.

Le ricadute ambientali sia in termini di inquinamento che di rumore ma anche le ricadute in termini di sicurezza aerea e di rischio incidente aereo sono strettamente legate al numero dei voli e al tipo di aeromobili: la tutela della salute e della sicurezza dei cittadini deve essere messa al primo posto, sempre.

Quali le prossime iniziative del Comitato?

Ormai è arrivato il momento che la nube nera che incombe sulla nostra testa si dissolva.

Stiamo per uscire con una nuova campagna di sensibilizzazione in città… il progetto di allungamento della pista va archiviato.

Andrea Marsiletti

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