INTERVISTA – Guardamagna: “Ero del M5S, oggi voto Lega”

Intervista ad Alessandro Guardamagna, già esponente del M5S di Parma, oggi della Lega.

Sei stato per anni uno dei più attivi iscritti del M5S. Oggi sei un militante della Lega. Per quali motivi principali hai scelto Salvini?

Dopo il voltafaccia totale del M5S sulla linea cardine che doveva guidarne le scelte politiche future – mi riferisco al NO UE diventato improvvisamente SI’ UE – la Lega rimane l’unico partito a sostenere le istanze del sovranismo in modo credibile. Anche Senso Comune e altri gruppi di sovranisti lo fanno coscienziosamente, ma non sono dei partiti.

Ero entrato nel M5S anni fa proprio perché volevo dare un contributo per cambiare una situazione che per 10 anni Grillo aveva presentato giustamente come insostenibile per l’Italia, con l’EU Club-Med gestita da burocrati che fanno gli interessi di banche e di gruppi di neoliberisti sostenitori del globalismo spinto, a discapito dei popoli europei i cui diritti sono stati demoliti: Grecia docet purtroppo. In Italia serve recuperare sovranità economica, per poter di nuovo investire in istruzione, innovazione, sanità e sicurezza, come il M5S diceva di voler fare.

Poi il 17 Aprile 2019 è arrivata al Senato una dichiarazione del MoV senza capo né coda, in cui si affermava – senza discussione condivisa o votazione su Rousseau – di andare alle elezioni europee a sostegno dell’assetto dell’UE per proteggere il nostro PIL – lo stesso PIL che l’UE aveva impunemente massacrato per 20 anni! Le “motivazioni” proposte per l’inedito sostegno all’UE apparvero subito assurde, benché fossero accolte in aula nel plauso generale di M5S e PD. Allora ho capito che qualcosa di profondamente sbagliato e ingiusto era stato consumato ai danni del popolo italiano, e non volendo sostenere tale inganno né essere associato a coloro che lo stavano compiendo tramite slogan propagandistici all’insegna del “bene del paese”, sono uscito dal M5S.

Gli esiti erano ormai scontati: scambio di nomine al Parlamento Europeo tra Sassoli/Castaldo, salvataggio di Von Der Leyen a capo della Commissione grazie ai voti del M5S, e infine denuncia di Matteo Salvini degli accordi sottobanco fra PD e M5S.

Hai criticato duramente Pizzarotti per anni. Che effetto ti fa vederlo oggi come uno dei più autorevoli alleati di Bonaccini?

Non mi sorprende. E del resto con chi poteva andare visto che già quando faceva formalmente parte del MoV – e parlo del 2014 e 2015 – si ritrovava spesso in sintonia con il PD e ne frequentava gli incontri e gli amministratori alla luce del sole? Ora un incontro non significa niente per sé, ma metti insieme tutto e hai un quadro indicativo.

E poi il suo ambiente è quello. Lui sostiene che la delinquenza a Parma è un problema slegato dall’immigrazione, però “dimentica” che già nel 2015 da controlli dei carabinieri risultava che tra i denunciati per reati il 63% del totale era di origine straniera, pari a 5 volte la media degli stranieri residenti. Si è alleato con Più Europa della Bonino e affermava che l’insicurezza a Parma fosse in primis una questione di percezione, in pratica la stessa vuota retorica del PD. Esattamente l’opposto di quanto vive la città, visto che il problema sicurezza esiste. Parma ha conosciuto negli ultimi 8 anni livelli di degrado direttamente proporzionali all’aumento dell’immigrazione, spesso fuori controllo ed è quanto la Lega va denunciando da anni.

I suoi rapporti con Bonaccini erano noti anche prima che decidesse di sostenerlo alle regionali. Alla fine rappresenta il M5S nel modo più autentico possibile e chi continua a chiamarlo “traditore” dovrebbe pensarci bene e vergognarsi: avvicinandosi al PD già a partire dal 2014 ha fatto quello che il M5S ha compiuto a livello nazionale 4 anni dopo, appena ne ha avuto l’opportunità. La sua linea è sempre stata propagandata come la migliore “per il bene dei cittadini”, scimmiottata da Di Maio e soci che rivendicano il passo della quaglia “per il bene del Paese”. Non so quanto bene abbiano effettivamente portato agli Italiani a livello locale e nazionale – mi verrebbe da dire poco e niente – ma è sicuro che tutto ciò rivela la vera identità di chi rappresenta il M5S nelle istituzioni.

Salvini è uno Statista, un Fenomeno mediatico, un Demagogo o un Capitano?

Per me Matteo Salvini è in primis un trascinatore di folle, perché sa parlare alla gente in modo diretto e concreto dei problemi che intende risolvere. Ed è un politico capace. Può diventare fenomeno culturale e mediatico nell’immaginario collettivo di alcuni – ho sentito persone urlargli e scrivere “grazie di esistere!”.

Poi nel dettaglio è tutto quello che hai indicato. E’ uno statista perché ha saputo dimostrare che se si vuole si può rinegoziare un nuovo ruolo per l’Italia – vedi la questione dei migranti, nella quale Salvini opponendosi alle ONG ha obbligato l’UE a ridiscutere i criteri di ridistribuzione, de facto andando oltre il regolamento di Dublino e ribaltando un trend che sembrava insuperabile. Ed ora il nuovo governo vuole bellamente cancellare il Decreto Sicurezza in nome del “restiamo umani”, celando interessi che con umanità ed onestà non hanno niente a che vedere! E’ anche fenomeno mediatico nel momento in cui un suo intervento su un cane investito riceve oltre 6.000 condivisioni su FB.

E’ sicuramente populista, nel senso migliore del termine, perché agisce per i diritti del popolo italiano. E’ stato sfacciatamente demagogico quando ha chiesto in modo provocatorio pieni poteri, perché poteva esprimere la stessa idea diversamente senza offrire il fianco a certa stampa che vede fascisti virtuali ovunque, ma non si pone mai il problema dei fascisti veri, coloro cioè che in Europa discriminano gli Italiani, dopo aver strangolato la loro economia con euro, trattati capestro, Mes, Fiscal compact in Costituzione (non votato dalla Lega), legge Fornero (non votata dalla Lega).
Infine è sicuramente un leader, un capitano che ha saputo portare la Lega al 39% e, dopo “aver causato” una crisi di governo e non aver perso una sola tornata elettorale in 2 anni, lo ha mantenuto stabilmente al 32%. Quindi o è sempre e solo fortunato, oppure verrebbe da pensare che delle capacità le abbia davvero.

Chi vincerà queste elezioni regionali?

Questa è la domanda da un milione di euro. Qui ci si gioca la credibilità forse? Sia come sia, credo vincerà la Lega che guida la coalizione di centro destra con Lucia Borgonzoni, con una percentuale di voti che si aggirerà attorno al 52%. E mi auguro che a Parma riusciremo ad eleggere anche Emiliano Occhi e Nicoletta Napoli! Matteo Salvini e Lucia hanno percorso l’Emilia Romagna in lungo ed in largo in città, paesi e aziende, non risparmiandosi. Il PD ha fatto incontri istituzionali, non presentandosi quasi mai nelle piazze. Qualcosa vorrà dire, e sono portato a pensare che, nonostante le ramificazioni del PD nel territorio, la maggioranza dei cittadini siano dalla nostra parte e vogliano un cambiamento. AM

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