INTERVISTA – Mario Marini (Confagricoltura): “Contro la siccità servono interventi strutturali”

L’acqua per l’agricoltura sta per terminare, i canali sono vuoti. In Lombardia e Piemonte non stanno meglio rispetto all’Emilia-Romagna, con le riserve dei laghi che si stanno esaurendo e le risaie che rinsecchiscono.

Le piogge di due giorni (scarse) non bastano certamente per mitigare la situazione. A rischio c’è la tenuta delle aziende agricole del territorio, che perdono porzioni importanti di produzione, ma tutta la filiera, anche quella della trasformazione non dorme sonni tranquilli. Abbiamo chiesto a Mario Marini, presidente di Confagricoltura Parma come è la situazione oggi e cosa si aspetta per il futuro.

Come è la situazione delle colture oggi?

Le coltivazioni precoci, pomodoro incluso, fino a giugno inizio luglio si sono salvate, il vero problema è per le coltivazioni tardive e per il fieno: il 3° taglio ha subito una riduzione del 30-40% per la carenza di acqua e il quarto taglio probabilmente non ci sarà proprio. Anche il mais da trinciato ha subito un calo del 30% della produzione. Comunque, la situazione cambia da zona a zona. I problemi maggiori sono in pianura e per quanto riguarda la montagna in Val Taro la situazione è peggiore rispetto alla Val Parma. Purtroppo, per una serie di concause, come la poca neve invernale caduta, le scarse precipitazioni e il caldo torrido prolungato, si è creata una situazione molto difficile.

E intanto i prezzi, anche per i consumatori aumentano

Aumentano nella distribuzione, ma all’agricoltore non arriva un euro in più a fronte di forti rincari per il costo dell’energia. Faccio un esempio emblematico per chiarire di cosa stiamo parlando: nel 2021 per irrigare un ettaro di campo di pomodoro, l’agricoltore spendeva per il gasolio 176 euro. Quest’anno per irrigare lo stesso campo servono 393 euro.

Le coltivazioni di pomodoro, così importanti per l’economia del nostro territorio, sono a rischio?
No, non credo. La situazione è critica, ma non compromessa. Le previsioni ci dicono che le temperature dovrebbero diminuire e che arriveranno anche le piogge. Sperando che siano solo piogge e non grandinate.

Si possono migliorare i sistemi di irrigazione per risparmiare sul consumo di acqua?

Si può sempre fare meglio, ma direi che con il sistema a goccia siamo già a un ottimo livello dal punto di vista dell’efficientamento.

Cosa chiedete alle istituzioni?

Noi chiediamo risposte vere e alternative. Agli agricoltori serve l’acqua, non ci appassiona il dibattito sulle soluzioni tecniche da adottare, non è il nostro ruolo. Segnalo però che in Italia ci sono 138 progetti per realizzare microbacini e nessun cantiere per costruirli è partito.

E per quanto riguarda i sostegni economici?

I ristori dove ci sono state perdite devono arrivare, certo. Ma il tema vero è trovare una soluzione, bisogna mettere in campo misure concrete, bisogna guardare al lungo periodo con interventi strutturali, perché purtroppo è chiaro che il problema si ripeterà sempre più frequentemente in futuro, basta guardare cosa è successo negli ultimi decenni. Noi possiamo migliorare, fare un uso più attento e accorto della risorsa, ma quando l’acqua non c’è e i canali sono vuoti c’è poco da fare.

Tatiana Cogo

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