INTERVISTA – Massimo Iotti (PD): “L’Amministrazione Pizzarotti abbandoni la sua autoreferenzialità e apra una stagione nuova”

Alle elezioni del 26 gennaio Massimo Iotti è stato rieletto consigliere regionale.

Insieme a Barbara Lori costituirà la delegazione parmigiana dei consiglieri Pd a Bologna.

Lo abbiamo intervistato.

Che differenze hai notato tra la campagna delle regionali appena terminata e quella di cinque anni fa?

Cinque anni fa c’erano un quadro politico e una situazione completamente differenti. L’ultima è stata una campagna nella quale l’attenzione si era spostata più sul risultato complessivo, ovvero sul voto alle coalizioni, che sulla preferenza ai candidati.

Sono assolutamente soddisfatto del consenso che ho ricevuto. Bonaccini ci aveva chiesto di parlare ciascuno ai propri mondi di riferimento. Ho condotto una campagna al fianco delle persone, che ho contattato una per una, non di qualche big.

Adesso che sei stato rieletto a quali progetti per Parma, in particolare, ti dedicherai?

Nel mandato scorso Parma ha avuto un’attenzione molto maggiore rispetto al passato, sia come finanziamenti che come presenza del Presidente sul territorio provinciale. Oggi Parma ha bisogno di programmare le proprie priorità perchè stiamo vivendo una fase di cambiamento dove non bastano più i settori tradizionali o le vocazioni recenti quali la Capitale della Cultura. Serve un progetto che vada oltre quello che è stato fino ad ora.

Il lavoro impostato sulle grandi infrastrutture e le tematiche da tempo ferme che sono state sbloccate da Bonaccini sono i primi elementi per guardare avanti.

Il mio massimo impegno andrà nel vedere realizzata e conclusa al più presto la Cispadana che rappresenterà la dorsale fondamentale per lo sviluppo dell’economia della Bassa parmense.

Quale novità politica ha portato Bonaccini? Il suo può essere considerato un modello per il centrosinistra nazionale?

[pullquote]La Cispadana rappresenterà la dorsale fondamentale per lo sviluppo dell’economia della Bassa parmense[/pullquote]

Non è un caso che Bonaccini abbia ottenuto un grande successo elettorale, superiore alle attese. Devo dire che personalmente ciò non mi ha sorpreso perchè ho sempre ritenuto che il risultato del centrosinistra sarebbe stato molto positivo. Di certo Bonaccini ha prodotto un modello nuovo. Esso parte dall’idea di una coalizione ampia e dalla capacità, intorno a un progetto, di aggregare tutti quelli che si oppongono a questo centrodestra sempre più estrema. Bonaccini dice sempre che bisogna superare le correnti di partito, e con me sfonda una porta aperta.

A proposito di Parma, cosa vedi per le prossime elezioni comunali del 2022?

L’Amministrazione Pizzarotti deve abbandonare un’auto-referenzialità ormai dannosa che non porterà a risultati perchè non più auto-sufficiente.

Il modello Bonaccini sta aprendo scenari completamente nuovi anche per Parma.

L’alleanza Pizzarotti-PD è considerata da più parti come un obiettivo (leggi intervista Michele Vanolli). Questa intesa può basarsi sulla continuità con l’Amministrazione Pizzarotti o serve una discontinuità?

La discontinuità sta nel fatto che l’Amministrazione Pizzarotti, dopo due mandati, ha compiuto una scelta di campo e ciò significa che anche la formula con cui presentarsi alle elezioni dovrebbe cambiare. Ma questo dipende più da Pizzarotti che dal Pd, nel senso che è al sindaco in carica che compete il ruolo di aprire un percorso di transizione che porterà a una situazione politica diversa.

I dati dicono che la sfida è mettere insieme una coalizione analoga a quella che ha sostenuto Bonaccini. Se ci riusciremo non lo so, in primis dipende da Pizzarotti.

Andrea Marsiletti

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