INTERVISTA – Pietro Vignali (Forza Italia): “Se verrò eletto, chiunque sa che potrà contare su di me in ogni momento. Anche Michele Guerra…”

Pietro Vignali sta conducendo un’intensissima campagna elettorale nelle province di Parma, Reggio Emilia e Piacenza da candidato capolista per Forza Italia alla Camera.

Lo abbiamo intervistato a pochi giorni dal voto.

Dopo la tua candidatura alla Camera nella lista proporzionale di Forza Italia, cosa rimane del “civismo vignaliano”?

Mi sono candidato perché in Parlamento c’è necessità di persone che conoscano bene il territorio e che siano ambasciatori dei suoi bisogni venendo incontro alle domande della gente. Questo per me significa civismo. Per farlo era necessario stare con un partito e l’idea liberale, moderata, pragmatica e del buon governo, tipica di Forza Italia, è un’idea che condivido e mi è propria. Se dovessi venire eletto, ogni abitante del territorio sa che in ogni momento potrebbe contare su di me con quella assiduità e caparbietà che penso mi abbia contraddistinto in questi anni.

Alle ultime comunali la Lista Vignali ha raccolto il 13% dei voti. Quanti di questi pensi o speri ti seguano in Forza Italia? Come pensi di averli convinti?

Con la forza delle idee e le proposte sul territorio, portando all’attenzione del Governo quelle problematiche che in questa campagna ho toccato con mano e approfondito girando in lungo e in largo le città e le province. In tutti i campi, il lavoro per i giovani, la tutela dell’agroalimentare, la crescita attraverso infrastrutture materiali e immateriali, la garanzia della sicurezza grazie al presidio e alla riqualificazione di luoghi abbandonati, l’accelerazione della transizione ecologica per una nuova e più sostenibile indipendenza energetica, garantendo infine alle donne una parità di genere nel mondo del lavoro con interventi mirati e, alle famiglie, un pacchetto di aiuti e più servizi.



Tu conosci bene Forza Italia, quantomeno dai tempi in cui eri sindaco, con quel partito che era il primo della coalizione di centrodestra. Com’è cambiata Forza Italia in questi anni?

Abbiamo passato alcuni anni in cui è stata forte la contrapposizione politica con l’elettorato che si è riconosciuto in forme soprattutto di protesta. Ora mi pare che si ritorni verso una richiesta di maggiore competenza nella politica e quindi sono convinto che Forza Italia alle prossime elezioni possa ottenere un buon risultato.

Se verrai eletto, come pensi di rapportarti con l’Amministrazione comunale di Michele Guerra? Cosa pensi sia più prioritario per Parma, visto da Roma?

Se dovessi venire eletto sarei il rappresentante di tutto il territorio e quindi mi porrei in un’ottica di massima collaborazione con il sindaco Guerra allo stesso modo delle altre amministrazioni della provincia. La crescita non la si gioca più nella competizione tra comuni ma mettendo a sistema le ricchezze di luoghi vicini. L’altro giorno ero a Sala Baganza per parlare di una ciclovia che colleghi i luoghi farnesiani della nostra provincia, Colorno-Parma-Sala, così come qualche giorno prima ero nella Bassa per impegnarmi per un pacchetto turistico che leghi Guareschi a Verdi o per i castelli di Parma e Piacenza. Senza dimenticare i percorsi termali o la via Emilia bis che servirebbe tanto alla provincia quanto alla città. Ecco questo è un esempio di quello che intendo quando dico ‘fare sistema’.

Se verrai eletto in Parlamento ti dimetterai dal Consiglio comunale o rimarrai?

Il progetto uscito dalle ultime elezioni comunali è un progetto importante perché condiviso da migliaia di persone, risultando la seconda forza della città. E’ quindi un’esperienza che merita di proseguire per il bene di Parma a prescindere dalla mia condizione politica.

Andrea Marsiletti

lombatti_mar24