“Le nostre primarie senza trucchi, non come quelle grilline”

29/12/2012

Intervista a Massimo Iotti, consigliere comunale del PD di Parma.

Chi appoggi in queste primarie e perché?
Sostengo Beppe Romanini e Patrizia Maestri.
Va riconosciuto al Partito Democratico e a Bersani di aver voluto a tutti i costi e organizzato i tempi strettissimi le primarie per i candidati, non è cosa da poco.
Primarie fatte alla luce del sole (non dietro il trucco di un sito on-line senza controllo con esito deciso dal capo politico), prima ed unica esperienza fatta da una lista elettorale: in questo il PD è l’esperienza più avanzata di rinnovamento della politica.
Sostengo Beppe perchè ha esperienza amministrativa, è legato al territorio, è di parola e rappresenta quel riformismo di sinistra che pensa a governare ed al radicamento forte tra la gente. Mi interessa quel lavoro di squadra che propone alla città e al territorio, non “lo spirito libero” di chi gioca per sé. Il voto degli elettori va rispettato sempre, gli eletti rappresentano tutti, ‘deleghe in bianco’ non ce ne sono.
Con Patrizia condivido da anni battaglie e passione politica, per i diritti di cittadinanza, in difesa dei lavoratori, quella parte vera e sana della società che più sta pagando la crisi.
Entrambi rappresentano quella sinistra in cui ritrovo i miei valori, la buona politica insomma, al servizio di Parma.
Tutti i candidati sono comunque persone che stimo, molti sono amici di lunga data. Alla fine vince solo il Partito Democratico e il suo popolo di centro-sinistra.

In queste settimane di primarie, l’opposizione si è presa una pausa per fare campagna elettorale?
Nessuna pausa, la sosta natalizia se l’è presa la Giunta, che continua a non dare dati di bilancio sulle partecipate. Ho posto queste questioni anche a Natale, farò lo stesso nei prossimi giorni. Ho un mandato ricevuto da chi mi ha votato, per me è un punto fermo irrinunciabile.
Le primarie non hanno a che fare con l’impegno amministrativo, sono altra cosa. Ma sono sicuro potranno servire a superare questa fase senza sbocchi.

Sei considerato il consigliere comunale più attivo e inflessibile…ma una cosa Pizzarotti l’avrà pur fatta giusta, o no?
Spero qualcosa abbia fatto, nell’interesse della città, in tanti però stentano a vederlo.
In Consiglio Comunale abbiamo condiviso ben poco, molte delibere proposte in continuità con il centro-destra. Spesso abbiamo sentito solo un Sindaco che se la prende con l’opposizione e cerca scuse sulle mancate promesse, dimostrando così limiti evidenti.
La città è alla paralisi, la crisi c’è e pesa molto, ma quello che manca di più è una visione su cui disegnare il futuro. Svendere il patrimonio pubblico comunale nascondendo l’estrema gravità della situazione finanziaria è cosa grave, non ci porta da nessuna parte.

Vi crea difficoltà condividere il ruolo dell’opposizione con Ubaldi, Buzzi, Guarnieri che hanno votato a favore di tutti i progetti tanto avversati in questi anni dal centrosinistra (metropolitana, spip, ponte nord, ghiaia, stu stazione, stu pasubio, ospedale vecchio…) che hanno la stragrande maggioranza dell’indebitamento del Comune di Parma contro cui il PD ha fatto fuoco e fiamme? Quanto questa “promiscuità” avvantaggia l’amministrazione grillina?
Il confronto è sul merito e sul contenuto degli atti da votare. Non ho alcun problema a fare opposizione, quanto sostenuto contro la giunta Vignali con coerenza è quello che diciamo oggi contro la maggioranza grillina.
Semmai l’imbarazzo è di Pizzarotti nel portare avanti quasi tutto quanto avviato nel passato dal centro-destra, la gestione dell’urbanistica ne è la prova.

Se domani si tornasse a votare, Pizzarotti rivincerebbe o perderebbe le elezioni comunali?
Non credo sia una prospettiva immediata.
In questo momento la città ha bisogno di uscire dai problemi: io lavoro per questo, mi interessa pensare al futuro di Parma.
Dovremo essere pronti al momento giusto.

Cosa ti aspetti dalle prossime elezioni politiche?
Credo possibile un cambiamento che porti il Paese fuori dai disastri di questi anni. Servono serietà e certezze, Bersani ha ragione, senza maggioranze si torna a votare. Dobbiamo ridare dignità al Paese, far crescere la buona politica, riportare fiducia tra i cittadini. L’Europa deve rappresentare l’unità politica degli stati, a tutti i livelli: un’unità economica fatta di stati forti ed altri in crisi come la Grecia è il fallimento del progetto europeo.
Per Parma abbiamo bisogno di parlamentari in grado di aiutare la città, vicini al territorio ed ai suoi problemi.
Per senso di responsabilità, per uscire in altro modo dall’attuale stasi amministrativa, per evitare il declino in cui stiamo cadendo.
Dobbiamo ridare forza al grande potenziale rappresentato dalle nostre imprese locali e sostenere le energie e le risorse straordinarie che ancora abbiamo, ora mortificate. Parma ha bisogno di cambiare. Con Beppe Romanini e Patrizia Maestri si può ripartire e lavorare per il futuro della città.

Andrea Marsiletti

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