Istituto compresivo di Collecchio, “rifare le elezioni”

17/11/2009
18.30

Le elezioni per il Consiglio d’Istituto dell’Istituto scolastico comprensivo di Collecchio sono diventate un caso politico che ha valicato i confini del Comune per finire in Parlamento passando dalla Provincia di Parma alla Regione Emilia-Romagna.
Dapprima, infatti, il Gruppo di minoranza in Consiglio comunale, Liberi ed Uniti per il Paese, con una mozione firmata da tutti i suoi componenti guidati dal capogruppo Luigi Tanzi, ha sollevato il caso dell’Assessore comunale alle politiche scolastiche ed ai servizi per l’infanzia, Giovanni Brunazzi, il cui nome in calce risultava su volantini che, davanti all’istituto che raggruppa le scuole elementari e medie del paese, invitavano a votare per determinati candidati all’elezioni del Consiglio d’Istituto.
Lo stesso assessore, in un comunicato diramato, utilizzando verosimilmente la casella di posta elettronica messagli a disposizione dal Ministero dell’Istruzione (giovanni.brunazzi@istruzione.it), di cui è dipendente, smentì di avere distribuito volantini davanti alle scuole di Collecchio, ma ammise candidamente di avere inviato e-mail ad aventi diritto al voto, invitandoli a sostenere alcuni candidati.
Secondo i consiglieri di Liberi ed Uniti per il Paese, però, nel momento in cui, mediante volantini o posta elettronica poco importa, lo stesso assessore ha preso posizione per alcuni candidati, danneggiandone implicitamente altri, è venuto meno al proprio dovere costituzionale di imparzialità, inteso come equidistanza fra le varie persone che, come nel caso di specie, si accingono ad esercitare il diritto di voto, rivelando la propria inadeguatezza al mantenimento delle deleghe assegnategli.
Per questi motivi, nel loro documento, invitano l’assessore Brunazzi a rassegnare le proprie irrevocabili dimissioni dalla Giunta Comunale di Collecchio e qualora non intendesse raccogliere l’invito chiedono al Sindaco Paolo Bianchi di ritirare all’assessore Brunazzi tutte le deleghe conferitegli con effetto immediato.
La vicenda è stata quindi oggetto di un interrogazione alla Camera dei Deputati da parte dell’On. Tommaso Foti del PDL, il quale rivolgendosi ai Ministri della Pubblica Amministrazione, dell’Istruzione e dell’Interno se non intendono intervenire per segnalare al Sindaco di Collecchio che il comportamento dell’assessore Brunazzi finalizzato a condizionare, in virtù della sua posizione di amministratore pubblico, l’elezioni in una scuola, tra l’altro anche diversa da quella in cui insegna, configura un abuso che rende tale soggetto incompatibile con il ruolo di membro della giunta comunale.
Il PDL si è mosso anche in Regione con il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Luigi Giuseppe Villani che ha presentato un’interrogazione nella quale sottolinea che, avendo l’Assessore Brunazzi utilizzato l’autorevolezza della sua posizione di amministratore comunale per sostenere determinati candidati danneggiandone altri, lo svolgimento delle elezioni per il Consiglio d’Istituto non può considerarsi regolare.
Pertanto Villani chiede alla Giunta regionale se non intende segnalare ai competenti uffici scolastici territoriali che le stesse sono state pesantemente condizionate dal sostegno diretto dell’assessore alle politiche scolastiche dello stesso comune di Collecchio a determinati candidati e che quindi sarebbe opportuno annullarne i risultati e rifarle.
Stesso quesito è stato parimenti rivolto dal capogruppo PDL in provincia di Parma Gianluca Armellini con una interrogazione al Presidente della Provincia ed alla amministrazione provinciale.

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