“La musica ribelle e indipendente”: la cantautrice Sara Loreni si racconta

Si chiude con un tema musicale la prima stagione di Quasi Parmigiani. Il programma di RadiorEvolution volge al termine con la tredicesima puntata e con ospite la cantautrice fidentina ma adottiva parmigiana Sara Loreni, che ha trascorso un’ora in compagnia dei conduttori Andrea Coppola e Fabio Manis e, fra tanti momenti divertenti, ha raccontato la sua musica. Il suo genere? Come dice lei stessa:” Io metterei tutto in un fantastico calderone con l’etichetta ‘elettropop’.”

Come ricorda Sara, per un artista è importante ‘inquadrarsi’ e porsi un obbiettivo ben preciso, avere già chiare le proprie ambizioni. “Non è detto che il grande palco debba essere la dimensione più ambita da un artista. Ognuno può avere il suo grande palco, che sia un teatro o un palazzetto. Credo che la cosa principale da fare sia cercare di capire esattamente cosa si vuole, anche perché il successo non si può definire in senso assoluto, ma è relativo al raggiungimento dei propri obiettivi”. Ma allora, quale può essere il famoso ‘grande palco’ per una grande artista come lei? “Beh, sicuramente se posso sognare un attimo, mi viene da pensare subito all’Arena di Verona. Mentre all’estero il Primavera Sound, un bellissimo festival dedicato alla musica indie che si svolge a Barcellona e Porto.”

Per arrivare a questi livelli bisogna lavorare tanto ed impegnarsi, ma anche non perdere mai la propria ‘identità’ di artista, per non rischiare di diventare meri cantanti commerciali. “Essere se stessi secondo me paga sempre. Certe volte, però, come nei talent viene richiesto di adeguarsi o almeno di avvicinarsi ad un certo format. Credo però avvenga solo nelle fasi successive, ad esempio a me non dissero mai nulla e mi lasciarono libera di esprimermi.

A proposito di talent, il nome di Sara è noto anche per la sua partecipazione all’edizione 9 di X factor, quando si rese autrice di un gesto davvero mirabile e che per questo non passò inosservato: inizialmente scelta da Elio per partecipare agli ‘home visit’ (una delle fasi di selezione del programma), rinunciò al suo posto per far spazio ad un concorrente a suo avviso più bravo e meritevole. Ricevette tanti elogi, soprattutto dai giudici del noto talent, che mai si sarebbero aspettati una scelta simile. Anche qualche critica sulla performance da parte di Skin:” Se devo essere sincera, inizialmente credevo mi stesse prendendo in giro, visti anche i numerosi apprezzamenti degli altri tre giudici. Poi ho capito che fosse seria e l’ho accettata, è stata una critica costruttiva”.

La cantautrice, spinta dalla pungente ironia dei due conduttori, racconta ai microfoni di Quasi Parmigiani anche una storia tanto divertente quanto curiosa, che finì su tutti i giornali. Correva l’anno 2016… “Un giorno di settembre stavo facendo le prove in casa con Lorenzo, un ragazzo che suonava con me in quel periodo. C’era una bella giornata e pensai che sarebbe stato bello poter suonare al balcone. Fu così che sistemammo tutta l’attrezzatura sul balcone e iniziammo a cantare: fu davvero un successo, c’era tantissima gente. Ci riprovammo quattro giorni dopo ma suonare la domenica alle 16 non fu proprio una grande idea, dopo poco tempo venne la polizia a bussare. Dopo parecchio tempo scoprii che la segnalazione era stata fatta da una signora del palazzo di fronte a cui non piaceva tanto la mia musica.”

Solito appuntamento della rubrica “dillo allo gnomo” con Andrea Coppola:” Sara, quanto ti ha aiutato nella carriera il tuo riconoscibilissimo accento fidentino?”, chiede Andrea. “Finalmente dopo anni di prese in giro per la ‘erre moscia’, è arrivato il momento in cui questo difetto è diventato quasi un esotismo a favore della riconoscibilità e della memorizzazione semplificata di un personaggio.”

Si conclude così la prima stagione di successo di Quasi Parmigiani: alla prossima!

Daniele Gippetto, Ufficio Stampa QP

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