La poesia del Santo Patrono

Il Santo Patrono

Ricordiamo tutti il nostro amato Sant’Ilario
per essere stato un uomo straordinario
e’ un grande e venerato santo
e di Parma ne e’ orgoglio e vanto.
Le sue origini furono a Poitiers
e la sua fede fu scossa al sinodo di Beziers
per tal motivo fu esiliato dai francesi
e di seguito vagabondò in moltissimi paesi,
soprattutto nel vecchio continente europeo
e la sua prima opera fu il commento al Vangelo di Matteo.
Pur venendo da una famiglia pagana
si convertì alla fede cristiana,
fu santo sia per gli anglicani, che per gli ortodossi ed i cattolici,
le sue opere e i suoi gesti non furono solo simbolici.
Vescovo, filosofo e grande teologo
ha lasciato tra gli scritti più di un monologo ;
in molte cose e’ stato un precursore
e del IV secolo un importante scrittore.
Combatté tutta la vita l’eresia dell’arianesimo
per difendere la forma più pura del cristianesimo,
la sua opera più famosa e’ ” La Trinità ”
dove dimostro del figlio la divinità
cioè che del Padre aveva la stessa natura
e la sua santità era certa e sicura.
Quindi, tra Dio e Cristo non c’era solo somiglianza,
ma soprattutto una profonda e naturale uguaglianza.
Ci ha lasciato il commento a 58 Salmi
che ci invitano ad essere mansueti e calmi.
I parmigiani lo venerano il 13 gennaio
per il suo miracoloso incontro con un calzolaio
e così le sue scarpe mal ridotte
diventarono d’oro in una notte.
La sua statua è nell’oratorio in oltretorrente
dove vi è per lui una fede ardente;
fu raffigurato da più di un talentuoso artista
le sue immagini sono in Duomo e in San Giovanni Evangelista,
tra questi il Correggio e il Parmigianino
gli hanno reso un tributo cittadino.
Oramai, il premio che porta il suo nome e’ una tradizione
e viene dato a chi lavora e si impegna con passione,
e’ un modo ogni anno per ricordarlo alla sua città
per la sua unicità e ancor più per la sua santità

Elvis & Raffaele

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