La versione dell’assassino di San Polo di Torrile: temeva di essere ucciso dalla vittima

L’avrebbe aggredita e assassinata per paura che lei e il compagno stessero tramando un piano per ucciderlo. Lo avrebbe confessato agli inquirenti il 36enne di nazionalità cinese in stato di fermo da ieri per l’omicidio della 44enne Filomena Cataldi, morta ieri pomeriggio nella sua abitazione di via Romagnoli a San Polo di Torrile, paese della bassa parmense.

La donna ha aperto al vicino di casa mentre stava preparando la cena e lui l’ha subito aggredita con calci e pugni, afferrandola alla gola e poi uccidendola colpendola alla testa con un portacenere. Una violenza cieca consumata in pochi attimi fra l’ingresso e il salotto dove la vittima, inutilmente, ha cercato di rifugiarsi.

Il cinese abita nello stesso condominio, al piano di sopra. L’uomo, sposato e con due figli, ha lasciato la famiglia nel suo appartamento ed è sceso dalla donna. (ANSA)

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