14/12/2009
16.20
“La biodiversità è un valore, un valore da difendere. E per difenderlo è fondamentale essere insieme”. Così il vice presidente della Provincia, Pier Luigi Ferrari, nell’aprire oggi la giornata dedicata alla biodiversità a Palazzo Giordani. Una giornata caratterizzata da due appuntamenti principali: un convegno focalizzato in particolare sulla Pecora cornigliese, antica razza autoctona che rischia l’estinzione, e un mercatino natalizio all’insegna della biodiversità ospitato nel cavedio di Palazzo Giordani.
“A Parma c’è un gruppo di persone, gli agricoltori custodi, che ha fatto della tutela della biodiversità una missione. Dobbiamo ringraziare loro e tutti quelli che credono in questa attività, che giudichiamo davvero preziosa proprio perché mira a tutelare un valore che può diventare un’ulteriore opportunità di sviluppo. Le attività per la promozione della pecora cornigliese sono un esempio di tutto questo”, ha detto Ferrari, che ha ribadito: “Tutto questo ciò ha senso se troviamo collaborazione, se si lavora uniti: in tutto questo bisogna far rete”.
È toccato all’allevatrice Elisabetta Magnani raccontare la sua esperienza diretta con la pecora cornigliese, e parlare dell’attitudine della razza alla produzione di latte, carne e lana, mentre il presidente del Parco dei Cento Laghi Agostino Maggiali ha sottolineato l’importanza di “salvaguardare una razza che è un bene concreto di questo territorio e che rappresenta anche la possibilità di creare un valore aggiunto all’economia locale”. Proprio la pecora cornigliese potrebbe diventare un presidio di Slow Food. “Ad oggi i presidi in Italia sono 177, 300 nel mondo. Due sono in Emilia Romagna: il culatello e la mariola”, ha detto Paolo Ferrarini, responsabile della sede di Colorno dell’Università di Scienze gastronomiche.
Nel corso dell’appuntamento Matteo Malpeli del ristorante Antica Cereria di Parma ha affrontato le potenzialità gastronomiche della razza cornigliese ha approfondito il ruolo della gastronomia nella valorizzazione delle risorse del territorio, e il segretario della Stazione sperimentale per l’industria delle conserve alimentari Carlo Diaferia ha presentato il progetto “Qubic”, iniziativa di respiro europeo volta a sostenere la piccole aziende che lavorano nel campo della biodiversità per aumentarne la competitività. Al termine dell’incontro sono stati premiati i ristoratori che hanno aderito alla recente iniziativa “Biodiversità in tavola”, due week-end in cui parmigiani e parmensi hanno potuto gustare piatti a base di Pecora cornigliese.
Nel mercatino natalizio, aperto oggi fino alle 16, l’Associazione Agricoltori e Allevatori Custodi di Parma ha presentato i prodotti della tradizione parmense e quelli riscoperti dopo anni di indagine sul territorio. All’associazione hanno aderito la maggior parte delle aziende agricole e degli appassionati hobbisti impegnati nel recupero, censimento e valorizzazione delle risorse genetiche autoctone a rischio d’estinzione.