La Sassi nuovo presidente Icbi

Daffada24
steam26ott

31/07/2009
h.17.00

Va ricordato che l’obiettivo del progetto, di cui il Comune di Parma è stato fin dall’inizio (2001) capofila per iniziativa del Sindaco (ma allora Assessore all’Ambiente) Pietro Vignali, che presiedeva la conferenza degli assessori, è quello di promuovere l’utilizzo di carburanti per autotrazione a basso impatto ambientale (GPL e gas metano), lo sviluppo delle reti di distribuzione a servizio delle flotte pubbliche e l’effettuazione di campagne di sensibilizzazione dei cittadini sui benefici ambientali ed economici derivanti dall’utilizzo dei carburanti gassosi a basso impatto.
Il progetto è nato da un accordo tra Ministero dell’Ambiente, Comuni, Anci, Consorzio Ecogas, Federmetano, Assogasliquidi, Unasca, Aira/Cna, Consorzio NGV System Italia, Confartigianato/Autoriparazione.
“Le adesioni crescenti e l’ampio consenso che ha registrato l’iniziativa in questi anni – spiega l’Assessore e neopresidente di Icbi Cristina Sassi – confermano la validità del progetto: e, dagli studi che sono stati condotti, abbiamo appreso con soddisfazione anche l’efficacia sul piano ambientale, visto che abbiamo registrato rilevanti riduzioni delle emissioni inquinanti. Intendiamo perciò proseguire su questa linea intrapresa dal Sindaco Vignali. Ci impegniamo a individuare nuove iniziative ed attività per il rilancio del progetto, in stretto raccordo con il Ministero dell’Ambiente, in vista di un suo eventuale rifinanziamento nel 2010”.

Ecco tutte le novità.

629 COMUNI ADERENTI – Il 24 settembre 2001 era avvenuta la firma della convenzione tra i primi 17 Comuni aderenti. Poi le adesioni sono aumentate in modo esponenziale: 124 nel 2002, 168 nel 2004, 533 nel 2006, fino alle 629 attuali. Il progetto è stato rifinanziato nel 2005.

AUTO TRASFORMATE E IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE– Dopo il primo finanziamento, giunto dal Ministero dell’Ambiente, di 24 milioni di euro, e il secondo pari a 20 milioni di euro, si sono raggiunti questi risultati: 82.923 automobili trasformate, 21 impianti cofinanziati, 16 impianti cofinanziati collaudati. Questa la distribuzione degli impianti: finanziati e operativi a Parma, Alessandria, Asti, Torino (2), Novara, Bergamo, Verona, Padova, Ferrara, Bologna, Reggio Emilia, Firenze, Siena, Napoli (2); finanziati e in corso d’opera a Modena, Bologna, Venezia, Livorno e Bari. Le somme residue del secondo investimento (circa 2 milioni di euro) saranno spese per nuovi impianti (a breve verranno riaperti i termini per la presentazione di progetti da parte dei Comuni interessati ad ottenere un co-finanziamento) e per la sostituzione di autotrazione per motocicli.