28/05/2012
Serie A! Questo era l’obbiettivo e questo è stato raggiunto, Consentiteci di rinviare di qualche riga il commento di una partita in cui i blucelesti hanno fatto di tutto per farsi del male, per concentrare invece l’attenzione sulla stagione appena conclusa.
Ventiquattro partite, ventidue successi che dimostrano una regolarità esemplare e un netto predominio sugli avversari che non lascia dubbi su chi meritasse la promozione, al di là della leggera flessione di rendimento delle ultime partite. Ormai tutti gli appassionati si aspettavano che l’Amatori raggiungesse questo importante traguardo, ma in pochi si ricordano che questa squadra all’esordio in campionato non figurava assolutamente fra le favorite.
Bercelli e compagni si sono conquistati i riflettori della serie B a suon di vittorie, con il loro gioco brillante ed aperto e sono riusciti a non farsi logorare psicologicamente dalla lunga permanenza in testa alla classifica. Erano improvvisamente diventati la squadra da battere tanto che nei loro confronti anche gli ultimi della graduatoria erano stimolati a sfoderare la partita della vita.
L’Amatori ha così scoperto di trovarsi bene anche nei panni del favorito ed ha continuato la sua strada superando gli infortuni ad alcuni giocatori importanti, mettendo in campo ragazzi della forte under 20 bluceleste e dimostrando la sua compattezza come club.
La partita con il Palermo non ha assunto i toni del dramma solo grazie alla differenza punti con il confronto d’andata, ma a un certo punto stava veramente sfuggendo di mano agli uomini di Mey, ridotti in quattordici ed ormai a corto d’ossigeno.
Non era arrivato il colpo del ko al momento giusto, vale a dire nel finale del primo tempo e così nella seconda frazione di gioco la maggiore freschezza degli etnei stava per ribaltare le sorti del doppio incontro e della qualificazione.
Rimasti in quattordici per l’espulsione di Bosco, gli uomini di Mey hanno iniziato a perdere fiducia ed a guardare il tabellone del punteggio invece di pensare a vincere. Il Palermo però non ha avuto la necessaria lucidità per sfruttare le praterie che si aprivano nella difesa dei padroni di casa mentre nei minuti finali della gara l’Amatori è riuscita a spremere le ultime energie e mantenere (finalmente!) il possesso nelle due mischie fondamentali, con il trequarti Silva posizionato al centro della terza linea. E’ stato il colpo di reni sul traguardo da parte dello sprinter di razza.
Questo il commento del coach Mey: “Siamo una squadra giovane che ha ancora molto da imparare soprattutto nella gestione della tensione di un impegno importante come una finale-promozione. Sono contento di tutti i ragazzi perché nessuno si è risparmiato ed hanno dato tutto sul campo come avevo chiesto loro”.
A Luca Marchini il titolo di man of the match attribuito dal tecnico mentre il nostro personale plauso va a tutti i giocatori che hanno indossato la maglia bluceleste lungo l’arco della stagione, ai dirigenti, allo staff tecnico e medico, agli accompagnatori a chi ha contribuito a creare lo spirito di squadra e soprattutto allo stesso Riaan Mey, allenatore e vero catalizzatore del gruppo.
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