L’ambulanza dei Desideri: Assistenza Pubblica e Amnic insieme

Martedì 18 giugno, è stato ufficialmente presentato, presso la Sala Giuseppe Guatelli dell’Assistenza Pubblica Parma (Onlus), in viale Gorizia, 2/A, il nuovo progetto Ambulanza dei Desideri di Assistenza Pubblica Parma e Fondazione Assistenza Pubblica Parma, in collaborazione con Anmic Parma.

L’obiettivo del servizio – che s’ispira all’esperienza della Stichting Ambulance Wens, più nota in inglese come Ambulance Wish Foundation, fondata in Olanda nel 2006 da Kees Veldboer, un autista di ambulanze di Rotterdam – è quello di sostenere le famiglie, che spesso non hanno possibilità e mezzi, a realizzare i desideri dei propri cari, quando questi si trovino in condizioni di salute che non permettano loro di andare dove desiderano. Per esempio, visitare un museo o la mostra dell’artista preferito, assistere di persona alla partita della squadra del cuore, ascoltare il mare per l’ultima volta.

Il viaggio è gratuito e viene effettuato su mezzi opportunamente attrezzati per il trasporto di malati disabili, come le ambulanze, e con la presenza di una squadra di volontari adeguatamente formati all’assistenza sanitaria.

Il primo viaggio dell’Ambulanza dei Desideri è già stato realizzato, nell’ottobre 2017. Il parmigiano Giorgio Foglia, 56 anni e dieci con la sclerosi multipla, ha coronato il suo “desiderio antico”: visitare il campo di Auschwitz.

Come documentato da studi scientifici, esaudire il desiderio di una persona gravemente malata ha un potere benefico sulla persona stessa e chi gli sta accanto. La gioia di vedere un sogno realizzato conforta i familiari, anche dopo che la persona non c’è più. E per il malato, prepararsi al viaggio infonde nuova speranza e dà un nuovo senso alla vita. E permette di trovare una forma di sollievo e conforto, una volta che il desiderio sia stato realizzato.

L’esaudimento del desiderio è subordinato all’effettiva trasportabilità della persona, in funzione delle condizioni sanitarie e della realizzabilità tecnica del viaggio richiesto. Al fine di verificare la possibilità concreta di effettuare il servizio, la decisione è demandata ad un comitato tecnico-sanitario che, a suo insindacabile giudizio, esprime approvazione o meno all’esecuzione del trasporto.

I servizi sono svolti esclusivamente dal personale volontario dell’Assistenza Pubblica Parma Onlus.

E la presenza di eventuali sanitari – volontari o meno dell’associazione – sarà valutata caso per caso a discrezione del direttore sanitario dell’Assistenza Pubblica Parma.

Le richieste di realizzazione dei desideri vanno indirizzate ad Assistenza Pubblica Parma Onlus, tramite mail o modulo pubblicato sul sito www.ambulanzadeidesideri.it. La richiesta deve contenere i dati della persona richiedente, con i relativi riferimenti per il contatto. Deve essere espresso il desiderio, spiegata la motivazione e fornita una descrizione sintetica delle proprie condizioni di salute e dei presidi necessari per il trasporto e per la terapia.

Al fine di fornire pari possibilità di accesso a questo particolare servizio, indipendentemente dalle capacità economiche e dal desiderio espresso, non è richiesto alcun rimborso per le spese sostenute.

Assistenza Pubblica Parma Onlus, attraverso Fondazione Assistenza Pubblica Parma e/o altri soggetti finanziatori, garantisce la copertura delle spese.

Per sostenere le spese dei viaggi, necessarie alla realizzazione del desiderio, Assistenza Pubblica Parma ha anche attivato una campagna di crowdfunding, ovvero una raccolta fondi online. Chiunque creda nelle potenzialità del progetto è invitato a partecipare. Per farlo è necessario andare sulla piattaforma forfunding di Banca Intesa (www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/), selezionare il progetto e seguire le indicazioni per effettuare la donazione.

Sulla piattaforma di crowdfunding e sul canale You Tube di Assistenza Pubblica Parma Onlus (https://www.youtube.com/watch?v=CWzmgp89NBo&feature=youtu.be) è possibile vedere anche il breve video, firmato dal film-maker e storyteller Nicola Gennari e prodotto da Assistenza Pubblica Parma Onlus, che racconta il servizio attraverso la voce di alcuni volontari.

Per saperne di più sul nuovo servizio dell’Ambulanza dei Desideri: www.ambulanzadeidesideri.it.

«Ambulanza dei Desideri è un servizio che ci rende fieri – afferma Luca Bellingeri, presidente di Assistenza Pubblica Parma Onlus – ed esalta il valore del volontariato. Nella nostra storia ultracentenaria siamo stati sempre vicini alle necessità dei nostri concittadini e, negli ultimi tempi, mantenendo tutti i nostri servizi storici che soddisfano necessità primarie, stiamo aggiungendo servizi che non solo soddisfino bisogni tangibili delle persone, ma che possano anche dare un benessere più ampio. Da tempo, pensavamo alla realizzazione di un servizio come questo, anche traendo spunto da analoghe esperienze all’estero, per portare a Parma (e, più in generale, nei territori limitrofi) qualcosa che non c’era. Il viaggio ad Auschwitz è stata l’occasione per concretizzare le nostre idee e rendere strutturata un’opportunità che speriamo porti beneficio a tante persone e alle loro famiglie. Tutto ciò sarà reso possibile grazie alla Fondazione Assistenza Pubblica perché ci sostiene e sosterrà, anche donandoci un mezzo appositamente attrezzato per svolgere adeguatamente questi servizi, e grazie alla collaborazione con Anmic Parma con la quale, da tempo, condividiamo l’importanza di questo servizio».

«Da diverso tempo – spiega Filippo Mordacci, presidente di Fondazione Assistenza Pubblica Parma – si cercava di concretizzare anche a Parma il bellissimo progetto dell’Ambulanza dei Desideri e la nostra Fondazione ha voluto, fin dal primo momento, credere nella possibilità di realizzarlo ed essere al fianco della Onlus, dal punto di vista sia organizzativo che finanziario. Contribuire ad una simile iniziativa rientra negli scopi statutari della nostra istituzione ma, più di tutto, è nel nostro cuore di volontari. Non potevamo mancare! La donazione dell’ambulanza Papa 7, appositamente allestita per il progetto, è il primo fondamentale mattone e, per noi, solo l’inizio. Da oggi in avanti accompagneremo i sogni dei nostri amici viaggiatori e realizzeremo così anche il nostro».

«Organizzare un viaggio per un utente così fragile e speciale – osserva Cristiana Madoni, direttore sanitario di Assistenza Pubblica Parma – è sicuramente una sfida: cercare di rendere per tutti possibile soddisfare un desiderio, anche in condizioni di criticità. Ci sono dei rischi, che apparentemente non sono bilanciati dall’obiettivo da raggiungere. L’Ambulanza dei Desideri organizza un viaggio, non per una terapia o un trattamento sanitario vero e proprio, ma perché un sogno che sembra irrealizzabile diventi realtà. Esistono studi scientifici che dimostrano che esiste un beneficio a livello psicologico, non indifferente, sia nella persona che vede esaudito il desiderio che in chi le sta accanto. Non esistono farmaci a lento rilascio e lunga durata come pillole di felicità. Non interventi chirurgici che alleggeriscano il cuore e colmino un vuoto nell’animo. L’Ambulanza dei Desideri ambisce ad essere una terapia non convenzionale per infondere fiducia e serenità».

«L’Anmic – conclude Walter Antonini, presidente di Anmic Parma – è onorata di essere stata coinvolta dall’Assistenza Pubblica per collaborare a questo magnifico progetto. L’Ambulanza dei Desideri è democratica, perché non ci sarà chi si può permettere questo sogno o no, visto che i criteri di fattibilità non sono economici. La Pubblica, ancora una volta, vede più in là, e non si limita a far del bene dentro i confini di quanto le è richiesto, ma va oltre e Anmic è orgogliosa di esserci. Il trasporto è un’esigenza fondamentale per chi ha difficoltà e la Pubblica già risponde quotidianamente in maniera fantastica. Spingersi più in là, fino al viaggio, all’avventura, al sogno, è faticoso ma bello. Il viaggio ad Auschwitz per Giorgio Foglia, da cui è stato tratto il docufilm “Desiderio antico”, è stato determinante: ha dato la forza a lui di riscoprire che può avere la forza di fare certe cose, a noi e alla Pubblica la convinzione che anche le idee apparentemente proibitive possono concretizzarsi. E quindi i desideri diventare realtà».

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