Crisi economica, Cna lancia un nuovo grido di allarme alle istituzioni

Combattere il virus e sostenere le imprese si può: CNA lancia un nuovo grido di allarme alle istituzioni

“Non è possibile che dopo un anno dall’inizio della pandemia ancora non ci siano i protocolli per riaprire in sicurezza. Ci sono imprese ancora chiuse come le palestre e le piscine, il mondo dello sport dilettantistico è in seria difficoltà, perchè dallo scorso 25 ottobre sono completamente chiusi, nonostante abbiano compiuto sforzi economici e organizzativi importanti per lavorare nel massimo rispetto dei protocolli di sicurezza”.

Questo il grido di allarme di Paolo Giuffredi, presidente di Cna Parma, che ha proseguito spiegando che esiste il rischio concreto che scompaiano molte attività, in Italia – ha aggiunto – fra novembre e dicembre hanno chiuso 80.000 imprese.

La mancanza di stabilità circa l’apertura di particolari categorie e il perdurare delle rigide restrizioni anti Covid, infatti, hanno causato alle imprese gravi perdite di fatturato e pesanti conseguenze al sistema economico del paese. Nonostante il recente passaggio da zona arancione a zona gialla nella nostra regione, imprenditori del settore ristorativo (pubblici esercizi e attività artigianali), così come operatori dei settori turismo e moda, professionisti dei comparti “eventi” e “cultura” sono ormai allo stremo delle proprie forze.

“Vogliamo rivolgerci in modo diretto alle istituzioni e gridare a gran voce lo stato di esasperazione che interessa la maggior parte degli imprenditori. Nelle scorse settimane abbiamo visto l’approvazione di ulteriori provvedimenti, non solo inerenti al decreto ristori, ma anche riguardanti la legge di bilancio. Si continua tuttavia a commettere l’errore di ragionare in termini di codici Ateco senza considerare che le difficoltà sono vissute non come categorie, bensì come filiere. Ciò che occorre fare ora è chiedere che quanto stabilito venga erogato al più presto. È necessario riprendere a dare i ristori alle imprese, bloccati al mese di dicembre 2020 – ha dichiarato Giuffredi”.

Ad ospitare la conferenza stampa l’assessore alle Attività Produttive Cristiano Casa che non ha fatto mancare qualche critica alla politica nazionale: “In una situazione di difficoltà come quella che il paese sta vivendo a Roma si stanno occupando della crisi di Governo – ha dichiarato”.
L’assessore ha ribadito la disponibilità del Comune di Parma di stare vicino alle imprese e alle associazioni di categoria che le rappresentano, così come ha fatto in tutti questi mesi con diverse iniziative: dalla promozione del commercio di vicinato e delle botteghe del centro storico, ai bandi (in particolare quello di 5.000.000 di euro per i ristori sulla Tari), alla concessione gratuita dell’utilizzo del suolo pubblico a bar e ristoranti.
“Saremo al vostro fianco – ha spiegato Cristiano Casa – e a questo proposito abbiamo istituito un tavolo di lavoro condiviso tra commercianti, imprenditori, artigiani e proprietari immobiliari per progettare le misure in vista della ripartenza. Condividiamo le preoccupazioni espresse dalle attività economiche colpite dalle misure restrittive – ha sottolineato l’assessore al Commercio. Lavoreremo insieme per trovare una soluzione che permetta di andare avanti e guardare oltre a questa fase. Per farlo, occorrono certezze. Per questo ci faremo portatori delle istanze emerse in questi giorni e lo faremo anche nei confronti di Regione e Governo. La Giunta sta lavorando in modo collegiale per fornire risposte adeguate. Risorse sono state stanziate, cercheremo di fare il possibile, anche su questo fronte. È necessario, altresì, guardare al futuro, con l’auspicio che la campagna vaccinale in atto prospetti un miglioramento generale della situazione”.

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