Lascito all’ateneo ducale in memoria di Grappolini

Rubrica: University
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28/04/2009
h.16.00


Oggi, martedì 28 aprile, alle ore 11, presso la Sala del Senato del Palazzo Centrale dell’Ateneo (via Università 12), si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della donazione in memoria di Clemente Grappolini per l’istituzione di borse di studio presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo di Parma.
Alla conferenza stampa sono intervenuti il Pro Rettore Prof. Carlo Chezzi, il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Prof. Loris Borghi e i vincitori delle prime due Borse di studio assegnate, il dott. Francesco Potì e la dott.ssa Rosanna Vescovini.
Grazie a questa donazione infatti sono state già attivate due borse di studio (entrambe di durata annuale e dell’importo di € 11.059,91) nel settore scientifico disciplinare di Medicina Interna, una presso il Dipartimento di Medicina Interna e Scienze Biomediche e l’altra all’interno del Dipartimento di Clinica Medica, Nefrologia e Scienze della Prevenzione.
La prima borsa di studio, che è stata vinta da Francesco Potì e che si svolgerà sotto la responsabilità del Prof. Aderville Cabassi e della Prof.ssa Nicoletta Ronda, del Dipartimento di Clinica Medica, Nefrologia e Scienze della Prevenzione, ha per tema “Tossicità da mezzi di contrasto per radiografia: meccanismi cellulari di danno e di progressione della malattia aterosclerotica”; la seconda, invece, vinta da Rosanna Vescovini, riguarda lo svolgimento di ricerche su “Ruolo delle infezioni croniche (CMV, EBV) nell’immunodeficit dell’invecchiamento: studio sui linfociti CD8+virus e citochino-specifici” sotto la responsabilità del Prof. Paolo Sansoni, del Dipartimento di Medicina Interna e Scienze Biomediche.
La Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo procederà nei prossimi tempi, secondo le tempistiche dettate dal Comitato per la Ricerca sulla base dei progetti presentati, ad assegnare altre Borse di studio, fino a raggiungere l’importo complessivo del lascito, pari a 115.000 euro.
Clemente Grappolini nasce a Messina, ma vive a lungo a Firenze. Per 40 anni lavora come stimato geometra presso l’Inps, e durante gli anni di lavoro a Parma, al Sanatorio Rasori, conosce Wally Zamberletti, che in seguito sposa. E proprio la moglie volle, alla sua morte, onorare la memoria del marito con un lascito all’Università di Parma, con la finalità di istituire Borse di studio per sostenere la ricerca medica.


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