Le associazioni di Inquilini di Parma chiedono un incontro al sindaco e una rinegoziazione dei canoni d’affitto

Ora che si sta allentando la tensione sugli ospedali e sembra che la vita sia ripresa a scorrere col suo solito ritmo ritornano e riaffiorano problemi nel vivere quotidiano ed in particolarE modo quelli generati da una spaventosa crisi economica dovuta al lockdown.

Certamente le difficoltà più stringenti create dalla pandemia sono quelle dovute al pagamento del canone di locazione che ora, più di prima, è diventato un problema per i numerosi lavoratori in cassa integrazione, per i precari, per gli studenti fuori sede e per i tanti piccoli imprenditori e negozianti che hanno dovuto chiudere per un lungo periodo la propria attività.

Diverse associazioni di inquilini si stanno muovendo per dare indicazioni e fare proposte che possano smorzare la tensione sociale; per saperne di più abbiamo rivolto alcune domande all’Avvocato Massimiliano Uccelli dell’Assocasa di Parma, nonché della Lega Consumatori della nostra città.

Crede che stiamo rischiando una forte tensione sociale circa i contratti di locazione?

Credo proprio di sì e tale tensione andrà mitigata sia per i canoni ad uso abitativo che per quelli ad uso commerciale. Sarebbe utile cercare di ridurre il contenzioso che c’è in Tribunale attivando le Commissioni di conciliazione già previste per i contratti a canone concordato anche per le altre tipologie contrattuali.

Cosa proponete come Sindacato Inquilini Assocasa?

Vorremmo incontrare il sindaco e l’assessore al welfare per confrontarci su iniziative che agevolino gli accordi tra conduttori e locatori. È giusto che sia compreso dal Governo che le perdite di reddito e di liquidità dei conduttori ricadrà anche sui locatori i quali traggono una fonte essenziale di integrazione al proprio reddito.

Ad avviso Suo e della Lega Consumatori quali sarebbero le soluzioni auspicabili?

Sicuramente quella dello strumento delle Commissioni di conciliazione può essere un mezzo da estendere anche ai contratti liberi affinché ci sia una garanzia circa la serietà della negoziazione. Noi come associazione provvederemo a informare correttamente le parti circa la rinegoziazione dei contratti in essere.

A livello nazionale quali indicazioni date al Governo?

Innanzitutto quella di spostare la scadenza del pagamento dell’IMU e della TARI al mese di dicembre senza alcun onere aggiuntivo. Inoltre suggeriamo di prevedere per i contratti a uso abitativo un contributo, una tantum ai proprietari che rinegoziano i canoni al ribasso, oltre a una riduzione dell’IMU per i prossimi due anni. Stessa cosa è stesso sconto IMU vorremmo che ci fosse per i locatori di immobili ad uso diverso che abbasseranno il canone di affitto.

Nel ringraziare l’Avvocato Uccelli per la disponibilità e la chiarezza ci auguriamo che le forze politiche possano discutere quanto prima gli interventi da porre in campo in tale ambito e noi ci proponiamo di seguire attentamente l’evoluzione della situazione

Raffaele Crispo

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