
Cento anni fa, il 14 maggio 1924, Padre Lino Maupas concludeva la sua vita terrena presso la portineria del pastificio Barilla, mentre chiedeva l’assunzione per un «operaio disoccupato, carico di famiglia». Giunto ventisettenne a Parma nel 1893, per tre decadi si prodigò, in un interminabile rosario di passi, per i più bisognosi, i dimenticati. Il suo instancabile apostolato di Carità ne rende ancora viva la memoria nel cuore di molti parmigiani che, a distanza di un secolo, lo ricordano con devozione.
Nella ricorrenza del Centenario della morte di Padre Lino Maupas, l’associazione Amici di Padre Lino ha promosso, con il sostegno di numerose altre istituzioni locali, diverse iniziative celebrative, tra le quali spicca l’esposizione fotografica “Le orme della Carità. Seguendo i passi di Padre Lino”, che sarà inaugurata all’APE Parma Museo (Strada Farini 32/a) il prossimo 10 aprile alle ore 17.30.
In mostra, oltre quaranta scatti di Gigi Montali, fotografo capace di svelare le storie che si nascondono dietro al volto delle persone e alla superficie del paesaggio, accompagnati dalle evocative citazioni sapientemente scelte da don Umberto Cocconi, un sacerdote che in tempi a noi più prossimi ha ricalcato molti dei passi di Padre Lino. Testi e immagini conducono nei luoghi che il Frate ha percorso nella sua incessante opera di misericordia: la chiesa e il convento della SS. Annunziata, i borghi dell’Oltretorrente e della zona del Naviglio, il carcere di San Francesco, l’Ospedale Vecchio e il riformatorio della Certosa, riportando alla memoria, a distanza di cento anni, l’incredibile eredità dell’Apostolo della Carità.
Con le sue fotografie, Gigi Montali ripercorre le orme dell’umile Francescano, cogliendo gli indizi di una santità che, superando ogni barriera, anche quella del tempo, si rinnova ancor oggi nelle numerose iniziative di beneficenza realizzate in suo nome.
La mostra raccoglie una selezione dei contenuti visivi e testuali presenti nell’omonimo volume, curato da Giancarlo Gonizzi e pubblicato da MUP Editore, anch’esso realizzato grazie al contribuito di Fondazione Monteparma, che verrà presentato all’inaugurazione della mostra.
Il volume è il racconto di un viaggio dell’anima e urbano insieme, che delinea a tratti opportunamente lievi i contorni di un passato mai sbiadito, rintracciando la via aperta un secolo fa da un Frate che non era nato a Parma ma che alla città donò ogni istante del suo apostolato. Al cimitero della Villetta la sua statua è sempre ricoperta di fiori freschi, a testimoniare che i parmigiani non hanno dimenticato il «postino di Dio» che lottò per riscattare e celebrare la sacralità della vita di ogni essere umano.
Con i proventi della vendita del libro “Le orme della Carità. Seguendo i passi di Padre Lino” si sostiene il progetto di ristrutturazione di un’ala del Convento dell’Annunziata per allestire camere di accoglienza per i famigliari dei piccoli ricoverati all’Ospedale dei Bambini “Pietro Barilla” di Parma.
La mostra sarà aperta fino al 21 aprile, dal martedì alla domenica ore 10.30-17.30, presso APE Parma Museo (Strada Farini 32/a).
Gli autori
Fotografo di reportage e paesaggista, Gigi Montali predilige documentare la quotidianità della vita, fedele alla sua convinzione che «dietro ogni persona c’è una storia da raccontare». È presidente e fondatore del Color’s Light di Colorno, gruppo fotografico che, dal 1988, organizza mostre di maestri della fotografia, di affermati autori locali e di progetti collettivi dedicati al racconto del territorio parmense. Inoltre, è ideatore e direttore artistico del Festival Colornophotolife. Ha all’attivo numerose collaborazioni con Enti locali, tra cui la Provincia di Parma e diversi Comuni dell’Emilia, e testate giornalistiche nazionali, tra cui “la Repubblica”, “Il Fotografo”, “Tutti fotografi”, “Design Diffusion News”, “Bell’Italia”. Negli anni ha arricchito la sua esperienza con la produzione di audiovisivi fotografici. Nel 2019 ha ricevuto dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF) il Premio Autore dell’Anno dell’Emilia-Romagna.
Don Umberto Cocconi è cappellano presso l’Università di Parma e docente all’Istituto Interdiocesano Superiore di Scienze Religiose dell’Emilia. A Parma è attualmente parroco della chiesa di San Tommaso e rettore della chiesa di San Rocco. Direttore del per-corso di formazione per i formatori pastorali della Diocesi di Parma, è presidente della San Cristoforo Onlus, associazione che, dal 2003, si occupa dell’accoglienza di ex detenuti e persone che vivono situazioni di marginalità. Collabora con la “Gazzetta di Parma” commentando il Vangelo della domenica e con gli Amici del Cinquenovembre nella realizzazione dei Quaderni Parma negli anni. Società civile e religiosa, a cura del Centro Studi Confortiani Saveriani. Appassionato studioso di storia ecclesiastica locale, tra le sue più recenti pubblicazioni si ricordano: La lebbra dell’anima. Gherardino Segalello e il movimento degli Apostolici a Parma, a cura di L. Sala, MUP Editore, Parma, 2018; L’ultimo vescovo del Concilio Vaticano I. Evasio Colli vescovo di Parma (1932-1971), Morcelliana, Brescia, 2020.