Legge elettorale europee, no anche dei Verdi

30/01/2009
h.13.40
 
Sono forti le contrarietà dei Verdi sull’accordo tra PD e PdL in merito all’accordo sulla legge elettorale europea e allo sbarramento del 4%.
La soglia, decisa da Veltroni e Berlusconi, rischierebbe di lasciare fuori da Bruxelles delle forze politiche che hanno una grande storia europea, tra cui il partito del Sole che Ride.
E’ comprensibile ma assolutamente non condivisibile l’interesse dei due partiti maggioritari per spartirsi i seggi e soprattutto i rimborsi elettorali, dal PD ci aspettavano comunque un comportamento diverso e un maggiore rispetto verso le altre forze del centrosinistra.
Forse lo sbarramento del 4% permetterrebbe al PD di avere qualche seggio in più, a scapito però del confronto democratico con altre componenti del centrosinistra, tanto più che nel Parlamento Europeo non esiste un problema di governabilità.
Questo atteggiamento pregiudicherà i rapporti nell’ambito delle amministrazioni locali, dove la presenza delle forze minori del centrosinistra rappresenta un indispensabile appoggio per il governo di molti Comuni e Province.
Allo stato attuale è nostra intenzione valutare se sospendere anche a Parma e provincia ogni trattativa elettorale con il PD per le prossime elezioni di giugno, è un passo necessario di fronte a questi assurdi accordi con Berlusconi.

Matteo Orlandi
Presidente Provinciale dei Verdi

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