L’italiano per l’integrazione

03/02/2009
h.13.30

Continua ad allargarsi la rete interistituzionale per l’integrazione dei ragazzi stranieri nelle nostre scuole.
Altri istituti scolastici infatti hanno deciso di aderire al patto, nato nel 2007 tra enti locali, amministrazione scolastica e scuole del territorio, incentrato sulla lingua italiana come prima vera porta d’ingresso nella nostra società.
Stamattina l’accordo è stato firmato in Provincia per rispondere alla presenza ogni anno più significativa di alunni con cittadinanza non italiana nelle scuole della provincia di ogni ordine e grado: una presenza che richiede alle scuole di ripensare la metodologia e la didattica al fine di tutelare l’integrazione di questi alunni in un contesto educativo interculturale.
Il protocollo garantisce ai ragazzi che arrivano da altre parti del mondo di avere una parità di accesso alla scuola e alle conoscenze fondamentali per integrarsi a pieno titolo al gruppo classe – ha spiegato l’assessore provinciale alle Politiche Scolastiche Gabriele Ferrari -. È il terzo anno che sottoscriviamo questo accordo e ogni volta cresce l’adesione: ad oggi possiamo dire che siamo riusciti a coinvolgere quasi tutte le scuole secondarie di secondo grado del territorio. Questo è un modo di essere presenti e di dare sostegno ad attività che aiutano la scuola a crescere.”
Con la firma dell’iniziativa, finanziata dalla Provincia con 40mila euro, i sottoscrittori hanno ribadito l’impegno a favore dello sviluppo e della certificazione delle competenze linguistico-comunicative in italiano lingua seconda, puntando all’ottimizzazione delle conoscenze in italiano da parte degli studenti stranieri iscritti al secondo ciclo d’istruzione.
Nel patto vengono riconfermati i due livelli di intervento del 2007/2008: l’insegnamento dell’italiano come lingua dello studio; l’insegnamento dell’italiano a livello iniziale. L’intento primo rimane quello di rendere sempre più effettiva l’integrazione degli alunni stranieri nel nostro territorio.
Ciò che qualifica maggiormente questo progetto è il fatto che si intende far raggiungere ai ragazzi non un livello elementare di competenza ma un livello tale da permettere loro di essere autonomi, in modo tale che possano seguire le lezioni in classe senza problemi. – ha affermato Marco Mezzadri del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Parma -. L’altro aspetto rilevante di questa iniziativa è il lavoro in rete: in un momento in cui la scuola si trova di fronte a esigenze di innovazione, è necessario un approccio di questo tipo che coinvolge realtà diverse.
Ha voluto sottolineare la fase di cambiamento che la scuola sta attraversando e l’importanza di lavorare in sinergia anche Maurizio Dossena dell’Ufficio scolastico provinciale. “La scuola sta vivendo un’evoluzione a cui tutti sono chiamati. In questo contesto è importante lavorare insieme, puntando l’attenzione sulle urgenze che di volta in volta emergono.”
Sono oltre 300 i ragazzi stranieri che frequentano i corsi attivati in diverse scuole del territorio. “Quest’anno si erano iscritti ai corsi anche 60 ragazzi che avevano già acquisito una buona competenza linguistica e, nonostante avessimo deciso di escluderli proprio per la loro padronanza, hanno voluto comunque partecipare – ha aggiunto Daniela Salami del Ctp Parmigianino di Parma -. Questo dimostra come i giovani stranieri siano consapevoli dell’importanza di conoscere la nostra lingua per riuscire a integrarsi al meglio”.
Al termine dell’anno scolastico, come già avvenuto l’anno scorso, gli alunni stranieri verranno sottoposti a un esame di certificazione che darà loro una “patente” linguistica, un certificato che permetterà di riconoscere i livelli di competenza raggiunti nella lingua dello studio.
Parte del progetto è la formazione dei docenti, in una fase in cui diventa sempre più necessario fornire agli insegnanti gli strumenti professionali indispensabili per far fronte alla nuova realtà plurilinguistica e pluriculturale della scuola. I corsi di aggiornamento proposti sono progettati e diretti dal Dipartimento di Italianistica dell’Università di Parma.
L’accordo di rete avrà la durata di un anno. Oltre alla Provincia hanno firmato il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Parma, il Centro Territoriale Permanente Parmigianino, il CTP di San Secondo Parmense, l’Ufficio Scolastico Provinciale e diversi Istituti Scolastici, ai quali si sono aggiunti anche il CTP di Fornovo Taro e il Comune di Fidenza.

LE SCUOLE CHE HANNO ADERITO

Scuole secondarie di secondo grado di Parma
ITC “Bodoni”, Istituto “P.Giordani”, Itis “L. Da Vinci” Parma, Itc “Melloni”, Liceo Scientifico “G.Marconi”, Istituto Magistrale “A. Sanvitale”, Istituto D’Arte “P.Toschi”, Liceo Scientifico “G. Ulivi”, Polo Agro Industriale, Ipsia “Levi”, Liceo Europeo, Liceo Paritario della Comunicazione “Porta” e Itg Rondani.

Scuole secondarie di secondo grado della provincia
Istituto d’istruzione superiore “Zappa-Fermi” di Borgotaro; Itis “Berenini” di Fidenza, Istituto tecnico “Nostra Signora del Sacro Cuore” di Traversetolo, Istituto d’istruzione superiore “Paciolo-D’Annunzio” di Fidenza, l’Itsos Fornovo, Polo Agro Industriale Itis “Galilei di San Secondo Parmense con Ipas “Solari” di Fidenza.

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