Atahualpa è giustiziato

29/08/2014

ACCADDE OGGI: 29 Agosto 1533: l’ultimo Imperatore Inca muore strangolato per mano dei conquistadores.

Atahualpa, sovrano dell’impero Inca imprigionato dagli Spagnoli di Francisco Pizarro nel Novembre del 1532, venne ucciso per strangolamento nell’Agosto del 1533.
All’arrivo di Pizarro nel 1532 l’impero Inca era diviso in due fazioni guidate rispettivamente dai fratelli Atahualpa e Huáscar, che nei 4 anni precedenti avevano lottato per la conquista del trono alla morte del padre Huayna Capac. La posta in gioco era un regno enorme, che si estendeva dall’odierna Colombia ai territori dell’Argentina e del Cile settentrionale. Proprio quell’anno Atahualpa, dopo aver sconfitto definitivamente il rivale nei pressi di Cuzco, aveva accettato di incontrare i 160 stranieri, il cui numero non poteva rappresentare una minaccia per le sue armate, a Cajamarca. Fu qui che con uno stratagemma Pizarro sorprese gli Inca – non abituati ai cavalli e alle armi da fuoco – e ne uccise circa 3.000 prendendo prigioniero Atahualpa.
Tale mossa paralizzò le armate Inca i cui generali, temendo per la vita del sovrano, non osavano attaccare apertamente gli invasori. Atahualpa intelligentemente comprese ben presto che l’avidità dei conquistadores per l’oro avrebbe potuto giocare a suo vantaggio. Si offrì di riempire d’oro un’enorme stanza e di colmare la stessa capienza due volte con argento in cambio del suo rilascio, fidando nel fatto che, ottenuto l’oro, gli stranieri se ne sarebbero andati. Gli Spagnoli accettarono e oggetti d’inestimabile valore iniziarono ad arrivare a fiumi da tutti gli angoli delle Ande. La maggior parte vennero fusi in lingotti e alcuni dei conquistadores presero a rompere i manufatti in modo che sarebbe stato necessario più oro per riempire la stanza.
Nel luglio del 1533 circolarono voci che il generale Rumiñahui, a capo di una delle tre armate Inca numericamente molto superiori agli Spagnoli, si stava avvicinando, chiamato segretamente dall’imperatore per spazzare via gli stranieri. Pizarro e i suoi uomini furono subito presi dal panico, accusarono Atahualpa di tradimento e lo condannarono prima a bruciare sul rogo, ma poi, dopo che accettò di convertirsi in extremis al cristianesimo, decisero di garrottarlo. Fatto uscire “dalla sua prigione e condotto nel mezzo della piazza… fu legato ad un palo” e strangolato a Cajamarca. Le notizie sull’avvicinarsi dell’esercito Inca risultarono false.
Atahualpa fu l’ultimo dei sovrani del Tahuantinsuyu – il nome del più grande impero pre-colombiano – a regnare libero e la sua morte segnò l’inizio della fine dei 300 anni di civiltà Inca.

Alessandro Guardamagna

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