“Male Ghiaia e viabilità di via Imbriani”

27/06/2009
h.17.30

Ieri mattina è stato inaugurato lo scalone della nuova Ghiaia con notevole ritardo rispetto alle previsioni dell’Amministrazione che, anche per quanto concerne i lavori di ristrutturazione della Ghiaia, sta mostrando le proprie inquietanti lacune e i propri limiti.
A parte il progetto di recupero dello storico mercato incastonato nel cuore di Parma, in relazione al quale la Lega ha sempre mostrato molto scetticismo, ora, constatando il troppo lento stato di avanzamento dei lavori, ci sentiamo di interpretare lo stato di disagio, oltre che la preoccupazione di tutti gli operatori commerciali del mercato più antico e significativo di Parma, i quali hanno dinanzi a loro un futuro molto incerto considerando anche il costante ristagno del loro volume di vendite ridotto da tempo ai minimi termini. Inoltre, risulterebbe che agli stessi operatori non siano stati concessi quegli sgravi e quelle facilitazioni sui mutui come in un primo tempo era stato loro promesso dell’Amministrazione.
Ancora una volta la megalomania di questa Amministrazione che intende realizzare un gigante con la gambe di argilla, sta creando enormi problemi alla città che invece avrebbe bisogno di progetti meno faraonici ma più concreti, ma soprattutto concepiti in base alle reali attese e ai problemi della gente.
Il progetto Ghiaia come l’attuale che porterà alla realizzazione di un complesso completamente avulso dall’arredo urbano esistente, non solo stona dal punto di vista estetico, ma senza alcun dubbio creerà grossi problemi sia agli operatori commerciali che ai frequentatori del mercato abituati a recarsi in Ghiaia per fare acquisti, ma anche ad incontrarsi in una delle parti più caratteristiche della città. Ciò porterà indubbiamente ad un’inevitabile perdita di quella identità culturale che è sempre stata la caratteristica di una città come la nostra che ha fatto della dimensione umana una delle sue più importanti doti e una peculiarità fino a pochi anni fa riconosciutale da tutti.
Per non parlare di quei dissennati scavi e di quelle inquietanti trivellazioni che potrebbero, se non lo hanno già fatto, minare la solidità di quegli edifici che si affacciano su piazza Ghiaia per la realizzazione di quei sotterranei che ospiterebbero, in un ibrido e innaturale connubio, mercato e garages per auto creando uno stridente contrasto anche dal punto di vista igienico e ecologico.
Un altro problema che ci preme sottolineare riguarda la nuova viabilità di via Imbriani che, a causa dei lavori di ristrutturazione della parte terminale della strada che sbuca in via D’Azeglio, penalizzerebbe il Convento dell’Annunziata e soprattutto la Mensa di Padre Lino in quanto coloro (privati cittadini) abituati da tempo a portare generi alimentari alla Mensa sarebbero impediti nel farlo a causa delle nuove restrizioni circa la viabilità in zona.

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